Educazione civica nelle scuole: via alla raccolta di firme in Toscana

Dal 20 luglio iniziative nelle piazze e negli uffici comunali per la proposta di legge di iniziativa popolare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2018 14:05
Educazione civica nelle scuole: via alla raccolta di firme in Toscana

Parte venerdì 20 luglio la raccolta di firme per reintrodurre l’educazione civica come materia di studio nelle scuole italiane. Una iniziativa nata da Firenze, che Anci ha fatto propria e che vede centinaia di città in tutta Italia impegnate nella raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare: dovranno essere 50 mila in sei mesi. In Toscana l’adesione è già arrivata da Firenze, Calenzano, Lastra a Signa, Poggio a Caiano, Borgo San Lorenzo, Montemurlo, Montevarchi, Roccastrada, Cortona, Trequanda, Fivizzano e Pontassieve.

Le adesioni continuano ad arrivare all’Anci, e in questi giorni la proposta è all’ordine del giorno di giunta di moltissime amministrazioni comunali toscane. Nei gazebi e negli uffici comunali sarà distribuito materiale informativo e sarà illustrato l’articolato della proposta, che “vuole esprimere il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali, che avvertono tutta l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani”.

A Firenze venerdì saranno quattro i banchini dove aderire e firmare: dalle 10 alle 13 saranno operativi in piazza Beccaria, piazza dell’Isolotto, piazza Dalmazia e piazza Artusi a Gavinana. Sarà anche possibile firmare, nell'orario di apertura degli uffici, anche presso la segreteria generale del Comune in Palazzo Vecchio, e alle sedi dei consigli di quartiere. Mentre a Fivizzano il sindaco Grassi sarà al gazebo in piazza del Mercato il 24 luglio.

In concreto, si propone di istituire un’ora settimanale di ‘educazione alla cittadinanza’ come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricula e nei piani di studio delle scuole di ogni ordine e grado. La materia prevede lo studio della Costituzione e lo studio del principio di eguaglianza, dell’educazione alla legalità, dell’educazione al rispetto dell’altro, dell’ educazione ambientale, dell’educazione digitale e dell’educazione alimentare.

“L’introduzione dell’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria e con voto, in ogni scuola di ordine e grado è estremamente importante, e come sindaco avverto la necessità di intervenire a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzioni e delle regole basilari di convivenza, dotati di un grande senso civico e di appartenenza alla comunità in cui vivono - spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, che con la vicesindaca Cristina Giachi ha lanciato la proposta - Per noi l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza ha lo stesso valore delle altre materie scolastiche e mi auguro che la stessa rilevanza venga data anche dalle famiglie e dai nostri concittadini in generale. Spero pertanto che già il 20 luglio siano tanti i cittadini che sottoscriveranno la nostra proposta di legge”.

Adesione piena alla proposta di legge viene dal Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, da sempre in prima linea nella difesa della legalità, nell’educazione al rispetto delle regole e dei principi di convivenza civile: “Rivolgo un appello a tutti i miei concittadini – sottolinea il Sindaco – affinché possano venire in Comune già da domani per firmare questa importante proposta di legge, che punta a insegnare ai giovani il valore della nostra Costituzione, i suoi principi, i diritti e anche i doveri a cui siamo tenuti, tutti, senza distinzioni, se davvero intendiamo vivere in libertà senza invadere quella altrui, in un clima di rispetto reciproco, del patrimonio pubblico, delle regole in generale.

Educare alla cittadinanza significa appunto questo: comprendere il valore della libertà ma anche dei suoi limiti, che sono dettati dal rispetto nei confronti degli altri. Da Sindaco, ho potuto constatare quotidianamente quanto vi sia bisogno di accrescere il livello di consapevolezza e di responsabilità individuale per una corretta gestione delle relazioni umane. Vale per chi risponde male agli anziani quando gli fanno notare un comportamento sbagliato, e vale per chi rompe gli arredi pubblici.

Vale per chi intasa i bagni della scuola, e per chi gioca al pallone mettendo a rischio i più deboli.” “Già le nostre scuole – prosegue Falorni - sono impegnate in progetti formativi di grande rilievo, e di questo rendo merito agli insegnanti e ai dirigenti che si sono prodigati in questi anni per far sì che l’insegnamento fosse più prossimo all’educazione che al nozionismo. Credo, tuttavia, che una materia specifica, passibile di una vera valutazione, su questi temi, possa contribuire ulteriormente a formare cittadini migliori, i cittadini del futuro”. Le firme per la proposta di legge si raccolgono all’URP di Castelfiorentino, aperto dal lunedì al sabato (ore 9.00-13.00) più anche i pomeriggi di martedì e giovedì (ore 16.00-18.00).

La proposta di legge è stata depositata in Corte di Cassazione il 14 giugno e quella del 20 luglio sarà la prima di una serie di giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, che oltre a banchetti e gazebo prevede eventi, declinati città per città, per coinvolgere quanta più gente possibile: genitori e giovani, chiunque senta il bisogno di contribuire a questa battaglia di civiltà.

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