Ecco la Guida Michelin Italia 2023

Prima stella per Campo del Drago, il ristorante del borgo medievale di Rosewood Castiglion del Bosco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2022 20:00
Ecco la Guida Michelin Italia 2023

Il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, guidato dallo Chef Antonino Cannavacciuolo conquista 3 stelle stelle MICHELIN ed entra nel Gotha della ristorazione mondiale.

Nell’incantevole cornice del lago d’Orta, all’interno della dimora storica in stile moresco immersa in un parco secolare, il percorso verso questo straordinario successo ha inizio nel 2003 con l’assegnazione della prima stella MICHELIN, seguita dall’assegnazione della seconda nel 2006. Sedici anni dopo, lo chef campano conquista la 3 stelle MICHELIN, riconoscimento riservato a meno di 140 ristoranti nel mondo.

Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore, anzi l'anima come recita uno dei suoi menu, ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni. I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef” ha spiegato Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia.

Approfondimenti

Attraverso la conferma di tutti i ristoranti 3 stelledella scorsa edizione, la 68^ edizione della Guida MICHELIN porta a 12 il numero di ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia:

Villa Crespi Orta San Giulio (NO) new entry, Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

La cerimonia, presentata da Petra Loreggian e trasmessa in live-streaming, è stata un susseguirsi di emozioni: 38 nuove stelle che hanno interessato 13 regioni delle quali 4 new entry nella categoria 2 stelle, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione

Nella Guida MICHELIN Italia 2023 sono 33 le novità 1 stella. Tra queste, l’assegnazione della 1 stella al Cannavacciuolo Vineyard, ristorante a Casanova di Terricciola in provincia di Pisa, guidato dal giovane chef Marco Suriano: un’ulteriore buona notizia per Antonino Cannavacciuolo.

Ecco le stelle toscane:

  1. Campo del Drago a Montalcino
  2. Cannavacciuolo Vineyard* a Casanova di Terricciola
  3. Chic Nonna di Vito Mollica a Firenze
  4. Paca* a Prato
  5. Terramira a Capolona

L'Italia ha particolarmente colpito i nostri ispettori quest'anno, che hanno assegnato 38 nuove stelle, tra le quali spicca un nuovo tre stelle che entra nell'Olimpo della gastronomia italiana: Villa Crespi". ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN, “Questa Selezione 2023 della Guida MICHELIN racchiude 385 ristoranti stellati guidati da Chef con profili molto diversi tra loro. Un nuovo record per la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità”.

L’app della Guida Michelin è scaricabile gratuitamente . L’edizione cartacea sarà disponile nelle migliori librerie a partire dalla prima settimana di dicembre.

STELLE VERDI MICHELIN green

La 68^ edizione della Guida MICHELIN ha assegnato 19 nuove stelle verdi, che portano il totale dei ristoranti in Italia con questo emblema a 48. Tra di essi:

  1. Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga
  2. Villa Pignano a Volterra

IL RISTORANTE CAMPO DEL DRAGO DI ROSEWOOD CASTIGLION DEL BOSCO CONQUISTA LA SUA PRIMA STELLA MICHELIN

Sotto la guida dello Chef Matteo Temperini, Campo del Drago, il ristorante italiano nel cuore del borgo medievale di Rosewood Castiglion del Bosco, ha ottenuto la sua prima stella Michelin, ambito riconoscimento assegnato dall’autorevole guida. Situato nella campagna di Montalcino, nel cuore della Val d'Orcia, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, il ristorante gourmet si trova all'interno di una delle tenute più antiche e meglio conservate d'Italia. L'Executive Chef Matteo Temperini e il Maître D' Maikol Calosci – entrambi di origine toscana - insieme alla brigata di cucina e di sala offrono agli ospiti un viaggio epicureo attraverso la cultura gastronomica di questa straordinaria regione in un'atmosfera intima e suggestiva.

Matteo utilizza solo ingredienti provenienti dalla sua Toscana, selezionando personalmente i fornitori locali. Investe inoltre molto tempo nella cura dell’orto biologico all’interno del Resort, insieme all'orticoltore di fiducia, affinché le verdure siano protagoniste in ogni piatto del Ristorante Campo del Drago. Tra i piatti più celebri di Matteo c'è il Tortello di stufato di manzo, spezie di Panforte e tartufo nero. Questa tipica pasta ripiena è farcita con carne di manzo cotta a fuoco lento, insieme alle spezie utilizzate nel tradizionale Panforte, il celebre dolce senese risalente al Medioevo.

Questo mix di agrodolce, che si abbandona delicatamente al tartufo nero, è una full immersion nella storia toscana. "Siamo onorati di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, che rappresenta il frutto di un percorso fatto di passione e dedizione da parte del nostro talentuoso team che ha lavorato instancabilmente per raggiungere un traguardo tanto importante. Inoltre, conferma il nostro impegno nell’offrire un'esperienza culinaria straordinaria, profondamente legata alla destinazione.

Sono molto orgoglioso di tutti loro", ha commentato Mirko Marchi, Managing Director di Rosewood Castiglion del Bosco.

“Con l’assegnazione della stella Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco, Montalcino raddoppia la propria presenza stellata su territorio. Nell’ultimo biennio i ristoranti di 2 nostre aziende vinicole hanno infatti conseguito la stella Michelin: ci sembra un buon modo per concentrare l’attenzione sulla qualità di un territorio che si riconosce in un comun denominatore, il vino, ma che è in grado di esprimere mille eccellenze. Per questo facciamo i complimenti alla new-entry Tenuta Castiglion del Bosco e allo chef, Matteo Temperini, e al ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone, per la conferma della stella”.

Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco (Montalcino, Siena).

“Riteniamo – ha aggiunto il presidente del Consorzio a 3 giorni dall’avvio di Benvenuto Brunello (11-21 novembre) - che per un territorio come Montalcino sia fondamentale lavorare sulla qualità totale, nel vino come nell’ospitalità o nella ristorazione. È un obiettivo strategico per affermare l’immagine di un territorio che deve essere sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo”.

In occasione della presentazione della Guida Michelin 2023 il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che ha partecipato come partner della manifestazione, ha assegnato il Premio Michelin Sommelier 2023 a Stefano Quero, sommelier del ristorante “Condividere” di Torino.

Ennesimo prestigioso riconoscimento per il Ristorante Il Piccolo Principe di Viareggio, che vede riconfermate le 2 stelle Michelin nella celebre guida anche per l’anno 2023. Un risultato di grande prestigio che testimonia il lavoro dello chef Giuseppe Mancino e della sua brigata e che è motivo d’orgoglio per il Grand Hotel Principe di Piemonte, al cui interno si trova il Ristorante Il Piccolo Principe. La prestigiosa guida francese durante la premiazione di questo pomeriggio, infatti, ha confermato il suo giudizio premiando il lavoro dello staff fatto di passione, di cura del dettaglio, di ricerca, di voglia di migliorarsi continuamente proponendo piatti di qualità realizzati con ingredienti scelti e selezionati con attenzione, molti dei quali a km 0.

La conferma delle due stelle Michelin rappresenta il proseguimento di un percorso iniziato con l’assegnazione della prima stella nella Guida Michelin del 2009 e poi portato avanti, con la conferma di questa e con l’assegnazione della seconda stella nella Guida Michelin del 2015. Ma accanto al riconoscimento assegnato dalla celebre guida ne troviamo anche un altro, altrettanto importante: il Ristorante Il Piccolo Principe, infatti, ha ottenuto recentemente anche le 3 Forchette della Guida Gambero Rosso, il più alto punteggio assegnato.Due importanti attestati che inorgogliscono l’intero Grand Hotel Principe di Piemonte, proporre un ristorante bi-stellato è di fatto un segno tangibile e distintivo di eccellenza.

Notizie correlate
In evidenza