Droga ai giardini pubblici: il pusher ha 16 anni

E’ un fiorentino di 16 anni: gli agenti lo hanno sorpreso a vendere marijuana nel parco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2015 14:15
Droga ai giardini pubblici: il pusher ha 16 anni

Blitz della polizia ai giardini di via Toscanini: la polizia ha denunciato uno studente fiorentino di 16 anni sorpreso a spacciare marijuana nei giardini divenuti recentemente oggetto di alcune segnalazioni al 113 in merito all’allarmante fenomeno del consumo di droga tra i giovani.

Intorno alle 17.00 è scattato il blitz degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Toscana che in pochi attimi hanno subito individuato un pusher all’opera con addosso 25 grammi di marijuana: il giovane stava vendendo una bustina ad un 19enne fiorentino.

Il compratore è stato segnalato per uso personale di stupefacenti mentre, nel corso dell’operazione, a casa dello spacciatore è saltato fuori del materiale per il confezionamento della marijuana e una bilancina di precisione.

Il giovane, incensurato, dopo essere stato denunciato è stato riaffidato ai propri genitori.

I controlli della polizia nei giardini pubblici continueranno anche nei prossimi giorni affiancando l’ormai ben rodata attività effettuata con i cani antidroga nelle scuole cittadine.

Anche questa mattina i poliziotti di quartieri e le unità cinofile hanno effettuato dei controlli, con esito negativo, in un istituto scolastico in via del Filarete.Anche i Carabinieri della Compagnia di Scandicci, nel corso di un servizio di controllo mirato effettuato all’interno del parco di Via dell’Acciaiolo, a seguito di varie segnalazioni di movimenti sospetti da parte dei frequentatori della zona, hanno tratto in arresto uno studente del luogo, 19enne, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Lo stesso è stato sopreso mentre cedeva un grammo di hashish ad un minorenne del luogo. Nel corso della successiva perquisizione personale, veniva trovato in possesso di ulteriori 4 grammi di hashish. Lo stupefacente e il denaro sono stati immediatamente sequestrati, mentre l’arrestato è stato taccompaganato presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione del magistrato competente.

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