Domani la comunità senegalese in piazza Indipendenza

Doppio appuntamento poi con Firenze Antifascista. FdI: “Assurdo manifestare per l’episodio di Ponte Vecchio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2022 19:24
Domani la comunità senegalese in piazza Indipendenza

Firenze, 15 aprile 2022- Sabato 16 aprile alle ore 10.00 in Piazza Indipendenza ci sarà la manifestazione indetta dalla comunità senegalese. Una comunità che ha pagato con un prezzo altissimo, di vite umane, l'idea coloniale, propagandata non solo dall'estrema destra, ma anche da partiti di centrosinistra, per cui alcune vite valgano meno, e siano ascrivibili alla categoria del "degrado".

Nel pomeriggio altra manifestazione indetta da Firenze antifascista Corteo | Basta abusi, sciogliere le squadre antidegrado!.

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa in Palazzo Vecchio, ospitata da Sinistra Progetto Comune, in cui Pape Diaw - della comunità senegalese - e Niccolò - di Firenze Antifascista - hanno presentato gli appuntamenti di domani.In piazza Indipendenza ci sarà un presidio dalle 10.00, mentre dalle 15.30 è previsto il corteo con partenza su Ponte Vespucci e arrivo in via de' Gondi, sotto il Comune di Firenze, dove chi governa la città promuove politiche basate sulla retorica del decoro, secondo logiche che alimentano le discriminazioni, oltre che le divisioni di chi vive la città e ci lavora.

Su Ponte Vespucci non c'è ancora nessuna targa istituzionale per ricordare Idy Diene, a dimostrare come il tema sia più generale del singolo episodio ripreso e diffuso in questi giorni. Pape Diaw e Firenze Antifascista hanno evidenziato l'assenza di contrapposizione tra le piazze. Una delegazione del corteo del pomeriggio sarà presente domani mattina in piazza Indipendenza, a confermare la convergenza di denunce e richieste.Sinistra Progetto Comune aderisce alle mobilitazioni, nel pieno rispetto dell'autonomia delle realtà che le hanno convocate. «Le destre e parte del centrosinistra si limitano a parlare della difesa della Polizia Municipale - ha aggiunto Dmitrij Palagi - come se ci fosse chi ha scelto di attaccare le lavoratrici e i lavoratori di questo corpo.

In questi tre anni abbiamo sempre cercato di porre al centro del consiglio comunale i loro diritti, dagli armadietti blindati alle indennità. È troppo facile strumentalizzare in questo modo, soffiando su dibattiti inesistenti. La richiesta di sciogliere il reparto anti-degrado viene da lontano, da quando è nato, ed è rivolta alla politica, non a chi subisce le decisioni di quest'ultima. Scaricare su chi lavora le responsabilità di chi governa e fa propaganda qualifica chi lo fa, il nostro gruppo consiliare si sottrae esplicitamente a questa dinamica».

Potere al Popolo - Firenze sarà in piazza al fianco della comunità senegalese: "E di tutte/i quelle/i fiorentine/i che vogliono vivere in una città più accogliente e solidale, a misura di chi la vive e non di chi ci specula. 'intervento violento nei confronti di un lavoratore ambulante ha ricordato a tutti che cosa comporta essere immigrati e poveri nella nostra città: essere continuamente oggetto di controlli spesso umanamente degradanti, accettare qualunque condizione di lavoro pur di aver rinnovato il permesso di soggiorno, dover sostenere file interminabili presso le questure, decisamente sotto-organico rispetto alla domanda esistente.

La retorica del degrado si è concretizzata in scelte politiche delle giunte guidate dal PD, per cui oggi, in una città dove l'evasione fiscale e il non rispetto dei contratti di lavoro nell'industria turistica (e non solo) è all'ordine del giorno, si decide di criminalizzare poveri, senza tetto, ambulanti e marginali, e non chi specula sul turismo e sulla rendita immobiliare. Così accade che il reparto anti-degrado della Polizia Municipale è 5 volte più numeroso e finanziato del reparto anti-evasione, di cui ci sarebbe enormemente più bisogno proprio per tutelare non solo l'erario pubblico, ma anche e soprattutto le categorie lavorative più deboli.

Dopo due anni di pandemia bisognava uscirne più solidali, e invece la giunta Nardella decide ancora una volta di affrontare la marginalità non attraverso un intervento sociale, ma criminalizzando i marginali con l'introduzione del mini Daspo urbano. Una decisione che fa il paio con l'espulsione dei giovani dalle piazze e la riduzione della socialità al consumo nei locali (mentre scarseggiano nello spazio pubblico scarseggiano i servizi pubblici, a partire dai bagni).

Chiediamo lo scioglimento del reparto anti-degrado, politiche sociali e giovanili degne di questo nome e un'organizzazione inclusiva dello spazio pubblico, che si rivolga in primo luogo a chi nella città ci vive, non solo a chi ci spende o, peggio, a chi si specula".

"La nostra intenzione è quella di esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza ai vigili urbani del reparto anti-degrado finiti sotto accusa da parte dell'estrema sinistra per aver fatto il proprio dovere: garantire il rispetto della legalità. Anche da parte del sindaco Nardella e del PD che lo sostiene è mancata una netta presa di posizione a favore degli agenti della Municipale. Un fatto grave che ci sentiamo di condannare.

Per questi motivi, saremo in presidio coi consiglieri e le consigliere comunali dei rispettivi gruppi sotto Palazzo Vecchio martedì prossimo, 19 aprile, prima dell'inizio del consiglio comunale, a partire dalle 14. L'invito è esteso a tutti i fiorentini" dichiarano i capigruppo del centrodestra Alessandro Draghi (Fratelli d'Italia), Federico Bussolin (Lega Salvini Firenze), Ubaldo Bocci (Gruppo Centro), Mario Razzanelli (Forza Italia) e Andrea Asciuti (Gruppo Misto-Italexit).

“In questi giorni, anche sulle cronache nazionali, si continua a parlare di quanto accaduto, nei giorni scorsi, in lungarno Acciaiuoli quando – agiunge il  capogruppo del gruppo misto – Italexit Andrea Asciuti – agenti del reparto anti-degrado, impiegati in una consueta operazione di controllo del territorio per il contrasto all’abusivismo commerciale, sono stati esposti all’attenzione del pubblico del web per aver fermato un venditore ambulante.

Avevo già posto, proprio nell’ultimo Consiglio comunale, la problematica relativa alla dotazione di sicurezza in uso alla Polizia Municipale del Comune di Firenze sottolineando la necessità di incrementare e migliorare tale dotazione. Dopo quanto accaduto –conclude il capogruppo del gruppo misto – Italexit Andrea Asciuti – desidero esprimere solidarietà nei confronti degli operatori della Polizia Municipale di Firenze, ed in particolare al reparto anti-degrado, che hanno solo svolto il proprio dovere di controllo”.

“Firenze non è una città razzista. Che senso ha manifestare accusando il comportamento della Municipale che ha agito nel pieno rispetto dei protocolli, stando anche a quanto detto dai sindacati? Gli agenti si sono limitati a fare il loro dovere e di fronte a un soggetto che si è rifiutato di dar loro i documenti, aggredendolo, non avrebbero potuto e dovuto comportarsi diversamente. Sia chiaro: conosco molti agenti della Municipale fiorentina e so che avrebbero fatto lo stesso con un bolognese, un cinese, un peruviano, un indiano ecc… Non c’entra niente il colore della pelle! La comunità senegalese è molto numerosa e spesso anche integrata in città.

Ma integrazione significa anche e soprattutto rispetto delle regole e dell’autorità. L’ambasciatore dovrebbe spiegarci perché ritiene che Firenze sia una città razzista, oltre ad illustrare ai suoi concittadini che l’obbligo di esibire i documenti, se richiesti dalle forze dell’ordine, è previsto dalla legge. In questo modo farebbe un favore a Firenze ed alla sua comunità, non gettando inutile benzina sul fuoco”. Lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

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