​Professoressa dileggiata su Facebook: flash mob antifascista

Flc Cgil al liceo Galileo di Firenze con nasi da maiale e cartelli ironici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2018 15:53
​Professoressa dileggiata su Facebook: flash mob antifascista

Iniziativa in solidarietà alla professoressa del Galileo Chiara Riondino, di cui è stata pubblicata sulla pagina Facebook di Azione Studentesca Firenze una foto modificata con occhiali e naso da maiale. 

Tutti col naso da maiale e gli occhiali finti, con cartelli con scritto “caso patologico totalmente isolato”, all’uscita degli studenti del liceo Galileo in via Martelli: con questo flash mob la Flc Cgil di Firenze, alcuni docenti e studenti hanno voluto ribadire che "come afferma la nostra Costituzione, il fascismo, sotto qualsiasi forma si ripresenti, è un reato".

Una iniziativa in solidarietà alla professoressa del Galileo Chiara Riondino, di cui è stata pubblicata sulla pagina Facebook di Azione Studentesca Firenze una foto modificata con occhiali e naso da maiale. Pochi giorni fa, in un volantinaggio davanti al liceo, in via Martelli, dei militanti del movimento studentesco stavano distribuendo materiale inneggiante ai valori tradizionali del loro mondo. La docente aveva cercato di dialogare con gli studenti a proposito di questo materiale; poi ha trovato la propria foto 'alterata' su Facebook dove è stata anche definita, in un post a commento, uno dei "casi patologici totalmente isolati, fuori dal tempo e dalla storia". Hanno aderito all’iniziativa di oggi la Rete degli Studenti Medi, Anpi Firenze, Rete antifascista di San Iacopino.

Ha detto Riondino, che era presente all’iniziativa: “Questo flash mob, così partecipato, rappresenta una bella risposta alla mia vicissitudine. L’indifferenza non paga mai, si possono dare risposte metaforiche che sanno colpire il bersaglio dell’attenzione”. Ha aggiunto Paola Pisano, segretaria Flc Cgil Firenze: “Con questo flash mob abbiamo deciso di ironizzare su quella che è stata una connotazione pesante. Abbiamo anche voluto sottolineare che l’insegnante in questione non è un caso ‘patologico isolato’ ma è una che fa con coscienza il suo lavoro: diremo sempre no all’indifferenza, al far finta di niente. Un obiettivo dell’iniziativa era anche sensibilizzare i ragazzi che infatti all’uscita di scuola si sono fermato a chiederci lumi. Ed è bene che chiedano, si informino e poi scelgano”.Sul tema dell’antifascismo, da mesi la Flc Cgil Firenze ha lanciato la campagna #D12 #SottoQualsiasiForma.

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