Offrire un monitoraggio costante per individuare interventi e correttivi per far fronte ad un fenomeno, quello della desertificazione bancaria, che, seppur in misura ridotta rispetto ad altre regioni italiane, interessa vaste aree del territorio, soprattutto quelle più marginali dove gli sportelli, oltre che presidio economico, fungono anche da servizio sociale. L’assessore a economia e turismo Leonardo Marras ha aperto oggi la prima riunione dell'Osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria, istituito circa un mese fa con l'obiettivo di monitorare l'evoluzione del fenomeno, raccogliere e analizzare dati aggiornati sulle chiusure e promuovere soluzioni per garantire la presenza dei servizi bancari nelle aree più svantaggiate.
Alla riunione di insediamento sono intervenuti tutti gli attori del mondo bancario toscano: rappresentanti delle banche locali, di ABI, Cgil, Cisl, Cna Toscana, Confcommercio Toscana, Anci, Upi, Confcooperative, Confesercenti, Confapi, Confartigianato Imprese e Confindustria Toscana.
“L'incontro – ha detto Marras – è stato convocato per iniziare un percorso, identificare contenuti e metodi con cui procedere al monitoraggio del fenomeno. Sono soddisfatto per la disponibilità mostrata sia dal sistema bancario che dal mondo associativo. Reputo importante, in questa fase, creare una mappa realistica della presenza delle banche sul territorio”. Marras ha poi sottolineato che il fenomeno della desertificazione bancaria non deve essere affrontato con la mentalità del ‘fenomeno inevitabile’. “Riteniamo utile – ha spiegato – offrire un monitoraggio aggiornato e veritiero della situazione, offrire uno strumento utile per i decisori, che non sempre si trovano in Toscana, e che consenta di ragionare con maggiore oggettività e consapevolezza della situazione. L'analisi dovrà essere sia qualitativa che quantitativa, per offrire una visione completa del fenomeno”.
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L'assessore ha poi proseguito rimarcando l'importanza di mantenere alta l'attenzione sul tema, strettamente collegato a quello dell'accesso al credito per cittadini e imprese, un aspetto di fondamentale rilevanza. “Le banche non sono solo un presidio economico, ma anche un servizio sociale essenziale. Il nostro obiettivo è garantire che nessun territorio venga lasciato indietro, e che le imprese e i cittadini possano continuare ad avere un accesso adeguato ai servizi bancari”.
Durante la prossima riunione dell'Osservatorio sarà presentata una proposta di lavoro, con l'intenzione di raccogliere i contributi di tutti i partecipanti, per procedere poi alla stesura e presentazione del documento definitivo.
“Siamo molto soddisfatti che in Toscana sia stato raccolto l’allarme che da tempo la First-Cisl ha lanciato, documentando e monitorando il fenomeno, sulla desertificazione bancaria, con la creazione di un Osservatorio regionale specifico.” A dirlo è il segretario generale della First-Cisl Toscana, Marco Lenzini, che ha partecipato stamani all’insediamento e alla prima riunione dell’Osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria, istituito dalla Delibera della Giunta regionale n. 374 del 2025.
“Lo stesso termine desertificazione bancaria – ricorda Lenzini - è stato coniato dalla First negli studi che dal 2022 sta portando avanti per contrastare la ritirata degli sportelli degli istituti di credito dai territori. In Italia c’è un’area grande quanto Lombardia, Piemonte e Veneto messi assieme, priva di filiali bancarie, e ciò crea gravi disservizi per gli abitanti e per le imprese. E’ positivo che la Regione Toscana – prima in Italia - abbia aperto alla creazione di un Osservatorio per venire incontro alla richiesta delle parti sociali di monitorare questo fenomeno.”
“La nostra regione – spiega il segretario regionale del bancari Cisl - presenta un dato di desertificazione tutto sommato confortante rispetto ad altre, tuttavia questo non è motivo per trascurare il fenomeno; anzi, dobbiamo monitorarlo e contrastarlo finché è possibile, sia per quanti lavorano nel settore, sia per le sue ricadute sociali.”
La Regione Toscana, dai dati First-Cisl, conta ben 49 mila persone che risiedono e 3.100 imprese che hanno sede in comuni privi della presenza di una banca; mentre sono ben 128 mila le persone e 8.900 le imprese presenti in comuni con un solo sportello. Al 31 marzo 2025 sono 53 i comuni toscani con un solo sportello bancario e 28 quelli senza sportelli, con un record negativo della provincia di Lucca, dove sono 11 i comuni, per 14.762 abitanti, senza istituti di credito di riferimento.
“In generale – riprende Lenzini - le banche del nostro territorio, Bcc in primis, hanno avuto la tendenza a desertificare meno, se non addirittura a mantenere gli sportelli anche nelle zone più periferiche. Come First-Cisl, nell’incontro di oggi, ci siamo soffermati sul fatto che questo prezioso organismo regionale, l'Osservatorio sulla desertificazione, dovrà avere uno sguardo sia politico che pragmatico: il mantenimento dello sportello bancario di riferimento in quei comuni dove c’è solo un istituto di credito è una prerogativa basilare per evitare esclusione finanziaria e disservizi che andrebbero inequivocabilmente a colpire le persone più fragili e gli anziani. Dove è presente una banca, è presente una custodia di legalità, come ci ricorda anche la nostra Carta costituzione agli articoli 41 e 47.”