De Paul, Pradè chiude la telenovela: "Quest'anno non viene"

Il giorno della presentazione del nuovo acquisto Dalbert, il ds viola usa parole nette. Totale fiducia nei giovani. "Cresceranno tanto con i giocatori esperti che abbiamo comprato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2019 14:44
De Paul, Pradè chiude la telenovela:
Daniele Pradè (ph Alex Zani)

"La trattativa non è più viva, quest'anno non c'è la possibilità di prendere De Paul anche se i nostri rapporti con l'Udinese sono ottimi". Daniele Pradè con queste parole, il giorno della presentazione del nuovo acquisto Dalbert (definito "prima scelta"), chiude la porta alle pretese dell'Udinese che in tutte queste settimane di "telenovela calcistica" non ha abbassato le sue pretese per la cessione del cartellino del fantasista sudamericano. "Il presidente ci ha dato la possibilità di spendere - ha detto Pradè - ma non vogliamo buttare via i soldi".

Il ds viola ha ribadito la sua filosofia: "Questa sarà una stagione di crescita e di transizione sportiva, siamo completamente in ricostruzione e stiamo diventando una squadra. Il prossimo anno saremo competitivi per andare in Europa League, adesso non vogliamo mettere pressione all'allenatore e alla squadra". 

L'obiettivo principale quest'anno è fare diventare giocatori davvero affidabili le tante giovani promesse viola: da Vlahovic a Montiel, da Castrovilli a Sottil, da Ranieri a Venuti. "Il rischio è calcolato - ha detto Pradè - ma noi crediamo molto in questi giocatori. E rischiamo. Abbiamo dei giocatori esperti in grado di aiutarli molto".

E a chi insisteva sull'arrivo di un nuovo centravanti, Pradè ha fatto capire che la Fiorentina crede moltissimo in Vlahovic e non lo mette neanche sotto esame in queste prime partite. La fiducia è totale, la comprensione altrettanto e se un ragazzo di 20 anni dovesse sbagliare qualche partita, pazienza. L'importante è la crescita dei giovani, dare loro fiducia tanto quest'anno c'è da porre le basi per il futuro.

Concetti molto intelligenti, molto manageriali, molto logici. Perché arrivare settimi o dodicesimi non fa molta differenza. La differenza viene fatta dalla crescita dei giovani e dalla prospettiva di diventare una squadra compatta con questo gruppo di giovani che impareranno tanto dai vari Ribery, Boateng, Badely, dal capitano Pezzella.

Dalbert, nato in  un sobborgo di Rio, cresciuto nel Flamengo si trasferisce in Portogallo dove milita per qualche tempo nel Vitoria Guimaraes. Nel 2017 fu acquistato dall'Inter. E' un difensore di 26 anni che spinge molto sulla fascia, ha grande velocità, rapidità e tecnicamente è molto bravo.

"Mi ispiro a Marcelo - ha detto tra l'altro - e sicuramente l'arrivo di Ribery è stato un elemento di peso nella mia scelta. Voglio regalare gioie ai tifosi viola".

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