David di Michelangelo in pericolo, potrebbe rompersi

Il David di Michelangelo potrebbe crollare su se stesso. 

Antonio
Antonio Lenoci
30 aprile 2014 17:44
David di Michelangelo in pericolo, potrebbe rompersi

Lo studio pubblicato sul Journal of Cultural Heritage ha allarmato l'opinione pubblica in un momento di crisi in cui si guarda con molta attenzione allo stato di conservazione del patrimonio artistico italiano. Il caso di Pompei non è l'ultimo di una serie di mancanze croniche e strutturali. Le analisi di stabilità sono state rivolte già da tempi non sospetti ad una serie di micro-fratture presenti nella porzione inferiore di entrambe le gambe, notate già dalla metà del XIX secolo. al pari di un calciatore di serie A a preoccupare per lo stato di salute del David sono la caviglia sinistra e il tronco destro.

Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università degli Studi di Firenze hautilizzato repliche in gesso della statua.

 Giacomo Corti dell’Igg-Cnr  ha spiegato che: "Le piccole statue sono state sottoposte a una forza centrifuga crescente, rendendo la statua sempre più ‘pesante’, finché gli sforzi gravitazionali superano la resistenza del materiale e si giunge alla rottura".

La stabilità sarebbe compromessa dall'inclinazione della statua. Il problema è dunque che michelangelo ha proporzionato la statua in base alle sue caratteristiche originarie di peso e statura, caratteristiche che sono venute meno con il trascorrere del tempo. La statua si è "abbassata" in seguito all'esposizione ad agenti atmosferici e si è inclinata.Il monitoraggio è costante: altri esami sono stati effettuati negli anni 200 dalle Università di perugia e bologna, in entrambi i casi gli studiosi hanno potuto valutare fratture e inclinazioni che nel breve periodo sono praticamente impercettibili, ma è sul lungo periodo che si deve operare.

"Una statua che ha 500 anni" hanno spiegato a più riprese i tecnici "non è patrimonio di una generazione, ma dell'umanità e si presume che debba sopravvivere nel tempo". Per lo stesso motivo la risposta del marmo scelto da Michelangelo alle scosse sismiche non può limitarsi alla pericolosità presente in un preciso momento storico sul territorio ospitante ma deve spingersi oltre nel tempo andando dunque ad interessare anche quei fenomeni che si verificano di rado, in modo occasionale anche a distanza di secoli.

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