Una parola di Dante al giorno, per tutto il 2021. In occasione della ricorrenza dei settecento anni dalla morte del poeta, l'Accademia pubblicherà 365 schede dedicate alla sua opera: affacci essenziali sul lessico e sullo stile del poeta, con brevi note di accompagnamento. La parola di Dante fresca di giornata è un'occasione per ricordare, rileggere, ma anche scoprire e approfondire la grande eredità linguistica lasciata da Dante.
La parola di oggi 13 gennaio
intuarsi
(Paradiso IX, 81 )
[...] perché non satisface a' miei disii?
Già non attendere' io tua dimanda,
s'io m'intuassi, come tu t'inmii"
Neologismo dantesco formato sul pronome personale tu e usato, insieme a inmiarsi, per esprimere la compenetrazione degli spiriti beati. Il verbo è stato ripreso successivamente da Alfieri e, in tempi a noi vicini, dai poeti Cesare Ruffato e Davide Rondoni.
C.G.