​Criptovalute: il Bitcoin è una truffa?

Il Bitcoin è la criptovaluta più famosa del mondo, ma è legittima? Ecco come funziona e a cosa prestare attenzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2021 09:25
​Criptovalute: il Bitcoin è una truffa?

Criptovalute: il Bitcoin è una truffa?

Il Bitcoin è la criptovaluta più famosa del mondo, ma è legittima? Ecco come funziona e a cosa prestare attenzione

Le criptovalute sono monete virtuali e il bitcoin è senza dubbio la più famosa di queste, a grandi linee oggi giorno tutti sanno di cosa si tratta e i più grandi economisti, i giornali di settore e i telegiornali ne parlano.

Tuttavia, anche sulla spinta delle ultime notizie che vedono il bitcoin aver toccato il massimo della volatilità annua, perdendo gran parte del suo valore, sono in molti a chiedersi se sia una truffa o meno.

Il bitcoin, così come altre criptovalute, non è una frode, è una moneta virtuale decentralizzata, cioè non soggetta al controllo delle banche, e si basa su una tecnologia considerata molto sicura e innovativa, come vedremo più avanti.

Tuttavia, con l’aumento del suo successo sono aumentate anche le truffe che gravitano intorno al bitcoin. La moneta virtuale viene negoziata su apposite piattaforme online come, ad esempio, bitcoin profit, che sono controllate e in possesso delle apposite licenze, dunque, scegliere una piattaforma legale è il primo passo per non incappare in truffe.

Ma vediamo nello specifico, allora, come funziona il bitcoin e quali sono le truffe più diffuse a cui prestare attenzione.

Bitcoin: come funziona

Il bitcoin, così come le altre criptovalute, sono monete virtuali cioè non esistono fisicamente ma sono spendibili, ad esempio per gli acquisti online, e soprattutto non sono controllate da banche o governi.

Il bitcoin è comparso nel 2009 dall’idea di uno o più persone conosciute con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto, con l’intento di creare un nuovo sistema monetario mondiale indipendente, grazie ad una efficiente tecnologia chiamata blockchain.

Sostanzialmente la blockchain è un sistema composto da nodi, ossia computer, che in modalità diffusa grazie alla tecnologia peer to peer, sono in grado di aggiungere dati e convalidare le transazioni. Ogni dato immesso non è modificabile in nessun modo, per questo motivo è considerata molto sicura.

Tuttavia, lo sforzo energetico necessario per l’estrazione dei bitcoin attraverso computer molto potenti, è ultimamente finita al centro di un dibattito ambientalista.

Nella maggior parte dei casi i bitcoin vengono negoziati su piattaforme apposite, e possono essere utilizzati per comprare nel web, anche se alcuni negozi fisici iniziano ad accettarli, e cominciano a comparire i primi ATM dedicati.

Per possedere bitcoin, però, è necessario avere un wallet, cioè un portafoglio digitale, collegato ad un codice univoco essenziale per le transazioni, qualora si smarrisse probabilmente si perderebbero anche i propri soldi.

Dunque, è importante prestare attenzione al wallet, così come alle principali truffe legate al bitcoin, ecco quali sono.

Bitcoin: le truffe più diffuse

Mentre la criptovaluta in sé sia legittima, i tentativi di truffa ai danni di possessori di bitcoin sono sempre più diffusi, ecco allora i principali fattori a cui prestare attenzione:

  • all’insistenza di utilizzare bitcoin per pagare un servizio o un prodotto
  • a chiunque prometta un guadagno se si coinvolgono altre persone nella compravendita di bitcoin
  • a società di investimento che promettono guadagni facili gestendo i bitcoin di cui si è in possesso, senza poterli prelevare
  • alle società che offrono un lavoro inerente al bitcoin, richiedendo spesso il pagamento anticipato di una commissione

Dunque, per non incappare in truffe, è importante stare alla larga da chi promette facili guadagni, investire in bitcoin, come tutte le altre tipologie di investimenti, non può garantire un guadagno certo e il fattore rischio è sempre presente. 

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