Covid, morto don Corso Guicciardini: Firenze in lutto

Presidente della Madonnina del Grappa, era stato insignito del Fiorino d'Oro nel 2013. Nardella: "Uomo di fede e di incredibile umanità". Funaro: "Porterò sempre nel mio cuore quegli occhi meravigliosi che brillavano quando andavo a trovarlo". Saccardi: "E' stato il prete degli ultimi". Il funerale sabato alle 10 in Duomo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2020 18:57
Covid, morto don Corso Guicciardini: Firenze in lutto
ph Twitter Nardella

“Nel giorno dell’anniversario della morte di un altro grande fiorentino, il sindaco ‘santo’ Giorgio La Pira, ci lascia un uomo di fede e di incredibile umanità, intento fino all’ultimo a seguire da presidente l’Opera della Madonnina del Grappa di Rifredi, vera e propria istituzione di solidarietà e punto di riferimento spirituale per Firenze e non solo”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella alla notizia della morte di don Corso Guicciardini. Aveva 96 anni.

Il presidente della Madonnina del Grappa era stato insignito del Fiorino d’oro nel 2013.

“Successore ed erede di don Facibeni - continua Nardella - don Corso ha proseguito nella via della carità, della solidarietà e dell’attenzione agli ultimi, ai poveri, ai reietti della società, il suo percorso da presidente dell’Opera. Con lui mi sono confrontato spesso sui temi della religione, dell’educazione e della lotta alle disuguaglianze. Questo virus implacabile non cessa di portarsi via le vite più care”.

L'assessore Sara Funaro è particolarmente commossa e su Facebook mette alcune foto e frasi bellissime:

"Don Corso Guicciardini ci ha lasciati. Con lui se ne va un pezzo della storia della nostra Firenze solidale più bella e autentica. Don Corso ha dedicato tutta la sua vita al servizio dei più deboli, abbracciando totalmente la vita di Don Giulio Facibeni e diventando suo successore all’Opera della Divina Provvidenza della Madonnina del Grappa. Don Corso è stato per tantissimi un padre, una guida per tante persone che cercavano la propria strada e quelli che erano riusciti a trovarla e tornavano sempre da lui.

Era una gioia vedere la felicità sul suo volto tutte le volte che uno dei figli della Madonnina si avvicinava a lui. Nonostante i suoi 96 anni sembrava un ragazzino pieno di vita. Don Corso aveva sempre una parola piena di speranza e di spiritualità per tutti.Con Don Corso avevo un legame profondo, tanti fili hanno legato le nostre vite. Ricordo ancora la nostra prima conversazione a casa Nazareth, nella quale il centro della nostra conversazione era l’interesse comune per le persone più fragili e su ciò che andava fatto per sostenerle nel senso più alto del termine.

Questa affinità si univa al grande rapporto di amicizia che Don Corso aveva avuto con mio nonno Piero Bargellini. Era come se, passando di generazione in generazione, l’amore verso quest’uomo puro rimanesse un filo sottile indistruttibile.Don Corso è diventato per me un punto di riferimento, un amico giovane e maturo allo stesso tempo, una persona di famiglia che non puoi fare a meno di vedere. Porterò sempre nel mio cuore quegli occhi meravigliosi che brillavano quando andavo a trovarlo, porterò sempre nel mio cuore quel sorriso e quelle braccia che si spalancavano quando mi vedeva, porterò sempre Don Corso con me, consapevole che la sua assenza lascerà un grande vuoto nel mio cuore e nel cuore di Firenze ❤️".

“A causa di questa terribile pandemia è scomparso don Corso Guicciardini, proprio lo stesso giorno in cui scomparve Giorgio La Pira quarantatré anni fa. E don Guicciardini – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – ha sempre raccontato e scritto che fu grazie al “sindaco santo” che intraprese la strada del sacerdozio. Ma don Corso Guicciardini è ricordato soprattutto come allievo ed erede di don Giulio Facibeni, fondatore della Madonnina del Grappa. A vegliare su don Corso, fino alla fine, c’era don Vincenzo Russo, cappellano di Sollicciano e attuale coordinatore della Madonnina del Grappa. Importante – continua il presidente Luca Milani – l’opera svolta nel quartiere di Rifredi e, per questo, aveva anche ricevuto il Fiorino d’oro. Perdiamo un cittadino che si è speso tanto per la nostra città. Esprimo il cordoglio anche a nome di tutto il Consiglio comunale”.

“E’ stato un privilegio conoscerlo e avere avuto, nel settembre scorso, la possibilità di rivederlo, insieme a don Vincenzo. Porterò sempre con me il ricordo delle parole con cui mi ha salutato, con la sua solita lucidità e con l’affetto di sempre”.La vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ricorda con commozione don Corso. Don Guicciardini fu il successore di don Giulio Facibeni all'opera della Madonnina del Grappa di Firenze, impegnato sempre per l'educazione dei giovani e l'assistenza ai bisognosi, dagli orfani agli indigenti.

E’ stato il prete degli ultimi - prosegue – a loro ha offerto la forza enorme della sua umanità e della sua grande fede. Non potrò mai dimenticare il suo impegno per i detenuti, i malati psichiatrici, gli immigrati. Sono orgogliosa di aver lavorato con lui in tanti progetti a favore dell’accoglienza e dell’attenzione a tutti. Il ricordo della sua opera resterà un patrimonio incancellabile per Firenze e per la sua comunità”.

Le esequie di don Corso, presiedute dall’Arcivescovo Giuseppe Betori, si svolgeranno sabato alle 10 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

In evidenza