Covid: infermieri telefonano tutti i giorni ai parenti dei malati

A Pistoia chiamate ai familiari dal reparto delle Cure Intermedie del Ceppo e videochiamate per i pazienti: nuove iniziative grazie ai giovani Alice e Fabio. Cambia anche il mondo del volontariato: il caso di AISLA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2021 15:57
Covid: infermieri telefonano tutti i giorni ai parenti dei malati

Pistoia – Lontani dai propri cari anche per settimane e operatori sanitari con il volto nascosto dalle protezioni individuali. Legami interrotti bruscamente a causa delle norme sanitarie imposte dalla pandemia. Barriere emotive ma anche fisiche che gli infermieri anche nelle strutture territoriali sempre di più cercano di superare generando nuove iniziative e progetti nei reparti, in particolare dove sono ricoverati i pazienti affetti da Covid19 come nelle Cure Intermedie del “Ceppo” di Pistoia.

Con il coordinamento infermieristico di Lucia Cirillo si è sviluppato un progetto promosso da due giovani infermieri Alice Priami e Fabio Busacca, rispettivamente di 23 e 28 anni, che hanno previsto l'utilità di contattare giornalmente i familiari per informarli e aggiornarli oltre che sulle notizie cliniche (il medico), sull'andamento e lo svolgimento dei ricovero: dall'umore, all'alimentazione, dai piccoli progressi al sonno notturno.

"Basta una telefonata - raccontano Alice e Fabio - per abbattere quelle barriere e per sollevare e tranquillizzare chi è a casa".

Viceversa per mettere invece in contatto i pazienti con i familiari ormai la tecnologia è entrata nelle corsie con i tablet messi a disposizione dall'Azienda e dalle numerose donazioni grazie ai quali si possono fare le videochiamate. Grazie ai tablet, ma anche agli smartphone, si può realizzare così quella continuità relazionale con i propri cari che, ormai, si è dimostrata fondamentale nel percorso di cura".

"Attraverso queste iniziative - spiegano Alice e Fabio - vogliamo sottolineare quanto sia importante, la nostra figura professionale, nel prendersi cura anche dell’aspetto emotivo e psicologico e quanto esso incida sull’aspetto clinico con lo scopo di migliorare la compliance terapeutica dei pazienti. Come recita il nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche, l’infermiere è il professionista sanitario che si occupa della promozione della salute e in un momento di difficoltà globale deve adattarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e promuovere il concetto che “il tempo di relazione è tempo di cura”.

Ha commentato il coordinatore sanitario dell’area pistoiese la dottoressa Silvia Mantero: Ho molto apprezzato l’iniziativa dei due giovani Infermieri per mettere in contatto i pazienti e chi è a casa e in particolare l’aggiornamento quotidiano che viene fatto alle famiglie sulle condizioni del ricoverato. Ridurre il disagio del distacco e infondere fiducia è senz’altro fondamentale ed è parte integrante del percorso assistenziale, a volte anche molto lungo per chi è affetto da Covid19.. Mi complimento con il personale del reparto di Cure Intermedie del ‘Ceppo: una struttura a carattere territoriale dove si stanno rafforzando esperienze professionali ed umane”.

Tutto questo mentre l’emergenza Coronavirus ha imposto di cambiare rapidamente anche al mondo del volontariato. C’è chi, come AISLA Firenze, ha provato a ripensarsi seguendo i nuovi bisogni dei suoi assistiti e in risposta alle mutate sollecitazioni esterne. Da qui l’impegno a mantenere i tanti servizi (il sostegno psicologico, i gruppi di aiuto e la logopedia) anche da remoto, da qui la richiesta del vaccino per le persone con SLA e i caregiver e anche, più di recente, la richiesta di tutelare il servizio LAAC. Non solo: AISLA Firenze ha svolto anche alcuni eventi di raccolta fondi in piena sicurezza come la virtual run o la maratona di nuoto e ha ripreso a ottobre in presenza il servizio di idrokinesiterapia alla Piscina Costoli.

Di questo e non solo tratterà la Presidente di AISLA Firenze Barbara Gonella intervenendo al webinar “Il futuro dell’associazionismo socio-sanitario in Italia” organizzato da AFCV (Associazione Fondatori per una nuova Cultura del Volontariato) in programma sabato 13 marzo prossimo dalle ore 9.30 alle 12:30. A moderare l’evento c’è Maria Grazia Laureano, Presidente di AVO Firenze, con la quale AISLA ha lanciato il servizio di compagnia telefonica per le persone con SLA e i caregiver. La stessa AVO Firenze, infatti, ha saputo mettere a disposizione per altri servizi di assistenza alla persona i volontari impiegati precedentemente negli ospedali e nelle RSA.

Un incontro online che sarà quindi l’occasione adatta per condividere best practice e casi di successo e che vedrà un grande contributo delle associazioni fiorentine. 

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