Covid in Toscana, l'andamento pare regolare: 1.275 nuovi positivi

Oggi 17 marzo il tasso sulle prime diagnosi è 12,3%. Giuliani: “Vaccino subito per le persone anoressiche"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2021 11:32
Covid in Toscana, l'andamento pare regolare: 1.275 nuovi positivi

I nuovi casi registrati in Toscana sono 1.275 su 24.938 test di cui 16.398 tamponi molecolari e 8.540 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 5,11% (12,3% sulle prime diagnosi).

"Dobbiamo tenere la massima attenzione, continuiamo a portare sempre la mascherina e restiamo responsabili. Forza Toscana!", esorta il presidente Giani. 

L'andamento del virus sembra confermarsi regolare in Toscana: ieri i nuovi contagiati erano stai 1.247 su 23.470 test, lunedì 15 marzo 1.106 su 12.710 test.

Intanto da Firenze parte una polemica. “La Giornata del Fiocchetto Lilla che si è appena conclusa, impone una maggiore attenzione sui così detti “disordini alimentari”, disturbi della condotta alimentare che colpiscono in particolare tanti giovani e di conseguenza tante famiglie. Una iniziativa quindi nata – spiega la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – per il contrasto e la prevenzione dei disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), come l’anoressia e la bulimia.

Anche una risoluzione approvata dal Consiglio regionale della Toscana invita ad un potenziamento delle politiche regionali nella cura e nella prevenzione dei disturbi alimentari che ancora oggi non hanno una presa in carico organica da parte del servizio sanitario.

Siamo di fronte ad un problema di salute pubblica che riguarda purtroppo sempre più frequentemente tanti giovani e giovanissimi, tanto che sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti subito dopo gli incidenti stradali, per questo motivo necessita di un’attenzione straordinaria per essere efficacemente contrastato e di una maggiore tutela a fronte della pandemia in corso che li rende ancora più esposti.

Grave quindi che non siano state incluse nell’elenco delle persone estremamente vulnerabili, cioè di quelle persone che hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19. Necessaria – conclude Giuliani – una rettifica della tabella 3 in modo da includerle subito”.

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