Covid-19: la Toscana in zona arancione

Giani firma un’ordinanza per chiarire cosa si può fare. Sui social i video della Municipale di Prato per ricordare ai più giovani l'uso dei Dpi. Critiche dalla Lega e Forza Italia sulle prospettive per i giorni di Natale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2020 16:56

Alla vigilia del nuovo ingresso della Toscana in zona arancione, il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato un'ordinanza per regolamentare e chiarire quali sono gli spostamenti e le attività consentiti a partire da domani, domenica 6 dicembre, all'interno della regione. "Con l'ingresso in zona arancione - spiega il presidente Giani – possiamo adottare misure più morbide, che ci danno maggiore libertà di movimento e, ad esempio, consentono da domani di riaprire i negozi.

Con queste nuove regole vogliamo chiarire ai cittadini toscani in quali casi sarà possibile spostarsi in un Comune diverso da quello di residenza, entrando nel dettaglio delle attività consentite e cercando di rispondere così ai tanti interrogativi che la gente ci rivolge. Dobbiamo però essere consapevoli che il nemico è sempre con noi e che solo continuando a prendere precauzioni e a fare grande attenzione possiamo pensare di sconfiggerlo ed evitare così l’arrivo di una terza ondata a gennaio". Ecco cosa prevede in dettaglio la nuova ordinanza.

Spostamenti

Sono consentiti gli spostamenti in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione (gli spostamenti devono essere autocertificati indicando tutti gli elementi necessari per la relativa verifica):

  • In comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica, anche per accedere ai ristoranti con asporto.
  • In comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri).
  • Per andare a trovare, anche in comuni di aree differenti, i figli presso l’altro genitore.
  • Per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo.
  • Per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione necessarie e urgenti in tutta la Regione.
  • Per attività di raccolti tartufi e funghi a titolo professionale.
  • Per accudire gli animali allevati.

Attività

Attività dei centri estetici.

Attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali;

Attività di controllo faunistico ai sensi dell’art 37 della LR 3/1994 e nel rispetto delle condizioni previste;

Attività venatoria nel comune di residenza, domicilio o abitazione, nell’ATC di residenza venatoria e negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione;

Attività di pesca sportiva e dilettantistica nella propria provincia di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale.

Circoli culturali e ricreativi

Per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze.

Biblioteche

Per l'accesso ai servizi delle biblioteche la prenotazione può essere effettuata a distanza oppure direttamente sul posto prima di accedere al servizio.

Sport

Le attività motorie e di sport di base presso centri e circoli sportivi possono essere svolte all'aperto. Il rientro presso residenza, domicilio, abitazione dalle zone arancioni e rosse è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.

Formazione professionale, scuole e corsi

Nei corsi di formazione professionale sono consentite in presenza le attività di laboratorio e gli stage. Tutte le altre attività si svolgono a distanza. L’attività di scuole di musica, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere e altri corsi, compresi gli eventuali esami, è svolta a distanza se collettiva o in presenza se individuale. Le attività destinate ai bambini e ai ragazzi possono essere svolte in maniera collettiva.

In questo periodo di pandemia anche le favole devono prevedere mascherina e distanziamento per vivere felici e sicuri. E' con un po' di leggerezza che l'Unità operativa Educazione stradale e alla legalità della Polizia Municipale di Prato ha realizzato, grazie alla partecipazione dei ragazzi del Servizio civile, alcuni brevi video che ricordano le regole anti contagio: uso della mascherina e distanziamento sociale. I video, brevi 30 secondi, si rivolgono proprio ai più giovani e da domani, primo giorno in cui la Toscana torna arancione, saranno diffusi tramite i social network.

"Senza dubbio i ragazzi sono coloro che più stanno soffrendo le limitazioni imposte dalle norme anti contagio e la loro voglia di stare insieme è del tutto comprensibile - sottolinea l'assessore alla Polizia Municipale Flora Leoni -. Con questi video, anche un po' ironici, vogliamo ricordare senza drammatizzare quanto siano fondamentali il distanziamento e l'uso di dpi".

L'idea è nata proprio dai giovani del Servizio Civile della Municipale e condivisa con il comandante Marco Maccioni. I video sono stati realizzati grazie agli agenti dell'U.O. educazione stradale e alla legalità, in particolare con la regia di Stefano Torracchi e le riprese di Ivano Mongatti, e la partecipazione per la parte audio di Paolo Cavaciocchi e Franco Mario Belloccio.

"Un ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto questa idea e che hanno contribuito a realizzarla - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Da parte mia è stato divertente prestarmi a partecipare, credo che ogni modalità sia giusta per poter ricordare quanto sia importante tutelare la salute della nostra comunità".

"Riteniamo -afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega- che un buon amministratore debba mantenere determinate promesse fatte ai cittadini e se quanto da lui affermato, viceversa, non si realizza, debba fare un serio esame di coscienza." "Abbiamo la forte impressione, dunque -precisa l'esponente leghista- che il Governatore non abbia la forza e la doverosa determinazione nel rapportarsi col Governo, al contrario di altri suoi colleghi che, viceversa, hanno strappato, nel tempo, alcune significative deroghe." "Di questa scarsa incisività-sottolinea il rappresentante della Lega-ne fanno direttamente e pesantemente le spese le attività produttive che, dovranno ancora aspettare, prima di poter, finalmente, riaprire i propri esercizi; in un momento così drammatico per l'economia nazionale e toscana, anche 24 ore in più d'attesa sono un pesante fardello." "Invitiamo, quindi -conclude Giovanni Galli- il Presidente della Regione, per una forma di doveroso rispetto nei confronti di chi amministra, a riflettere prima di esternare, illudendo incautamente i cittadini su questioni non secondarie.

Ora, prospetta di passare in fascia gialla il prossimo 13 dicembre; un'altra uscita ad effetto senza costrutto, oppure stavolta, finalmente, ci azzeccherà?"

"No veglioni e cene, i ristoranti chiuderanno alle 18 per l'ultimo dell'anno. Mentre dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi saranno aperti fino alle 21. A Natale, Santo Stefano e primo gennaio anche vietati gli spostamenti da un comune all'altro", ha detto il premier Conte, illustrando le misure sul nuovo provvedimento governativo. Peccato che in moltissimi casi purtroppo gli Italiani in difficoltà economiche da Covid non sapranno neanche come festeggiare questo Natale e che cosa mettere in tavola.

Fa tristezza e preoccupa vedere come un Governo organizzi e stabilisca regole per cene e pranzi senza preoccuparsi delle condizioni della popolazione. Chi potrà permettersi di mangiare al ristorante per queste Feste?" dichiara l'On. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia "Come annunciato alla stampa nazionale da Coldiretti negli scorsi giorni di novembre, la nuova ondata di contagi non limiterà solo la convivialità durante le feste di fine anno ma ha anche aggravato la situazione di quanti si trovano in una condizione di precarietà.

Fra i nuovi poveri nel Natale 2020 - sottolinea la Coldiretti - ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Notizie queste che dovrebbero portare l'Esecutivo ad intervenire rapidamente per tutelare le fasce più deboli ed in crisi.

Abbiamo invece l'impressione anche affrontando il dibattito di questa manovra economica, che non ci sia reale contezza della condizione di molti Italiani. Si muore di Covid purtroppo, ma anche di fame, non dimentichiamolo".

Marco Cordone, Consigliere Nazionale ANCI della Lega e componente della Commissione Politiche istituzionali e Riforme, in tema di gestione della pandemia da Covid 19, esprime un giudizio positivo da valutare zona per zona, sulla proposta di Federico Ignesti, Sindaco di Scarperia-San Piero a Sieve e Responsabile per le Unioni dei Comuni di ANCI Toscana, fatta al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, di permettere il ricongiungimento tra parenti residenti in Comuni diversi ma all'interno di aree vaste omogenee per caratteristiche morfologiche, sociali, economiche e di disponibilità di servizi, quali sono le 23 Unioni dei Comuni presenti in Toscana, almeno per il giorno di Natale.

"Chiaramente, - aggiunge Cordone - per l'Empolese Valdelsa, una delle Unioni più grandi, importanti e popolose della nostra Toscana, va valutata attentamente ma sarebbe bello, tanto per fare un esempio, che dei figli che vivono ad Empoli, potessero ricongiungersi ai loro genitori che risiedono a Gambassi Terme, il giorno di Natale. La proposta di Ignesti, per me positiva, dimostra che lo scopo dell'ANCI è quello di trovare delle soluzioni condivise a prescindere dall'appartenenza politica, per il bene di tutti i nostri cittadini."

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