Costo gas ed energia, focus su cifre e prospettive

Falorni (Cgil): "Servono vero Albo fornitori e profonda revisione degli oneri di sistema"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2024 17:15
Costo gas ed energia, focus su cifre e prospettive

Firenze, 5-1-2024 - Nonostante sia prevista una diminuzione del costo dell’energia per il primo trimestre 2024 del 10,8 % e di quello del gas per il mese di dicembre 2023 del 6,7 %, le previsioni future per non sono favorevoli.

Da questo 1° gennaio, sono terminate le agevolazioni dell’aliquota Iva ridotta al 5%, si ritorna al 10% sui primi 480 smc e al 22% per quelli oltre; conti alla mano, è previsto un aumento medio su base annua per ogni famiglia, considerando anche la fine delle agevolazioni sugli oneri di sistema, di 102 euro sulla bolletta del gas. Per l’energia il Governo ha deciso di prorogare un bonus per i primi 3 mesi del 2024, solo per chi ne aveva diritto nel 2023.

Viene abbassato da 15.000 a 9.350 euro il valore Isee annuo per avere diritto ai bonus gas, energia e acqua, che pesa come agevolazione circa per il 20% sulle bollette delle famiglie. Per dare una misura: nel 2020 sono stati erogati nel territorio nazionale 54.3963 bonus gas e 80.5303 bonus energia, passati nel 2022 rispettivamente 2.4411.58 e 3.766.105 (fonte Arera), dati che certificano un ampliamento delle situazioni di famiglie nel nostro Paese con difficoltà economiche e una crescita della povertà energetica che tocca secondo le ultime stime circa 5,5 milioni di persone.

Inoltre, con l’abolizione del Mercato Tutelato, su un consumo di 1400 smc di gas annuali, per le categorie che non rientrano in quelle dei “vulnerabili”, le attuali offerte del Mercato Libero sono mediamente più care dell’11% (dati ONF).

Il combinato disposto di questi tre provvedimenti farà risparmiare alle casse dello Stato molte risorse: nel 3° trimestre 2023, solo per il gas, sono stati 670 milioni di euro (dati Sole 24 Ore) che terminato lo “sconto in bolletta” soni tornati in capo a famiglie e imprese.

"Pertanto - sottolinea Massimo Falorni, Segretario Spi Cgil Q5/Firenze - oltre a chiedere al Governo un piano di politica energetica e un intervento regolatorio che definisca norme più stringenti per i gestori e sanzioni più efficaci in caso di scorrettezze, occorrono un vero Albo dei Fornitori, con tutti i requisiti necessari sul piano economico, professionale e di competenza, una profonda revisione degli oneri di sistema, maggiore attenzione e sostegno alle famiglie in difficoltà.

Tali interventi possono essere finanziatiati attraverso una adeguata tassazione degli extraprofitti realizzati dalle società energetiche e dalle multiutilities.

Anche a livello locale è possibile sviluppare alternative alle troppe dipendenze del nostro Paese in termini di approvvigionamento e alla volatilità dei prezzi nel mercato internazionale in campo energetico, sviluppando e estendendo la produzione di energia rinnovabile, grazie anche alle risorse del Pnnr, e con la dinamicità degli attori istituzionali e sociali del territorio, come hanno fatto il Comune di Firenze, la Fondazione Cr e Sinloc, che hanno deciso di costituire 2 Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) nei Quartieri 4 e 5 di Firenze, coinvolgendo cittadini, associazioni, piccole e medie imprese e Pubbliche Amministrazioni.

Come Spi Cgil, oltre a manifestare tutto il nostro interesse, ci siamo messi a disposizione per aiutare la diffusione di queste Cer, perché pensiamo che siano utili tutte le iniziative che partono dal basso e portano un beneficio per le tasche dei cittadini e un miglioramento per l’ambiente.

Si è già aperta la manifestazione d’interesse per la costituzione delle Cer, per maggiori informazioni basta contattare gli uffici Urp dei quartieri 4 e 5.

Costituire una Cer significa mettere insieme cittadini di una comunità che si trovano, discutono e scelgono di produrre, scambiare oppure anche solo consumare energia su scala locale.

E’ un primo ma importante passo per sentirsi più cittadini e non solo meri consumatori".

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