Continuano le ondate di calore e aumentano i rischi per i lavoratori

Più attenzione ai rischi per gli esposti a caldo estremo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2023 14:20
Continuano le ondate di calore e aumentano i rischi per i lavoratori

Da oltre 10 giorni si susseguono ondate di calore in Toscana con temperature vicine ai 40 gradi. Il caldo estremo è un fattore di rischio per la salute, può causare disidratazione, malesseri, svenimenti, perdita di coscienza, aggravare patologie in corso. Le imprese di Confartigianato Toscana Edilizia, Legno e Arredo e Impianti raccomandano di seguire scrupolosamente le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori degli effetti di calore emanate dalla Regione Toscana.

Giordano Cerofolini, presidente di Confartigianato Toscana Edilizia ho dichiarato: “Per le nostre aziende la sicurezza dei dipendenti è al primo posto. Purtroppo, con questo caldo, aumentano i rischi per i lavoratori e occorre un’attenzione particolare per chi lavora all’aperto o in ambienti chiusi non climatizzati. Nel documento della Regione si elencano le azioni per prevenire e contrastare i malesseri che possono colpire i lavoratori che si trovano sui cantieri. Raccomandiamo di seguirle scrupolosamente. In questo periodo le facciate o i tetti possono arrivare anche a temperature di 60°C. Buonsenso e collaborazione con i dipendenti ci consentono di trovare accordi su turni e orari, iniziando presto al mattino in modo da evitare di lavorare durante le ore più calde”.

Per Roberto Laucci, presidente di Confartigianato Toscana Impianti: “Per tante aziende alle prese con i lavori dei Bonus Casa per le ristrutturazioni e il 110% il mese di luglio è molto impegnativo. In tanti cantieri si lavora da diversi giorni con alte temperature e quindi si comprende l’importanza di formare i lavoratori sui rischi e sulle misure di protezione da adottare a tutela della propria salute. È importante pianificare le attività in modo da svolgere quelle più impegnative nei momenti più freschi della giornata.” 

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Per Leonardo Fabbroni, presidente di Confartigianato Legno e Arredo: “Ci sono lavorazioni, come ad esempio le verniciature, che non si possono eseguire con le alte temperature. Molte tra le nostre aziende, quindi, sospendono le attività quando le temperature sono troppo alte. È importante che i lavoratori siano dotati dei dispositivi di protezione, che facciano più pause e che abbiano sempre a disposizione acqua e zone d'ombra. È importante anche non lasciare mai da solo il lavoratore in modo controllare il suo stato di salute e poterlo soccorrere in caso di malessere”.

Il D.Lgs 81/08 impone l’obbligo di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori; al Titolo VIII “Agenti Fisici” il microclima è richiamato fra gli agenti fisici per i quali è obbligatoria la valutazione del rischio (art. 180). La valutazione deve essere effettuata da personale qualificato ed in possesso di specifiche conoscenze nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione. Le linee guida della Regione Toscana per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore contengono anche una check list per individuare le attività a rischio per le quali deve essere effettuata la valutazione e indicazioni sugli strumenti utilizzabili per valutare il rischio calore.

 I rischi per i lavoratori esposti a caldo estremo avranno particolare attenzione nell’ambito delle politiche per la sicurezza sui luoghi di lavoro. La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha infatti approvato con voto favorevole all’unanimità una proposta di legge in materia. La proposta, presentata da numerosi consiglieri del Pd e che vede come primo firmatario Andrea Vannucci, interviene, modificandola, sulla legge regionale 28/2019, per sottolineare come nell’ambito della collaborazione interistituzionale in materia di sicurezza sul lavoro appaia meritevole di una particolare attenzione il tema della prevenzione del rischio da stress termico negli ambienti di lavoro.

Nell’atto si fa presente come il cambiamento climatico e il suo impatto sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, in specie con l’aumento dell’intensità e della frequenza delle ondate di calore, assuma sempre più un ruolo cruciale; come, inoltre, il piano regionale della prevenzione 2020-25 preveda una specifica azione sul progetto di ricerca “Workclimate” che ha prodotto l’elaborazione di appositi strumenti operativi di allerta.

“Purtroppo la materia è di estrema attualità – ha spiegato Vannucci –. Di ipertermia si può anche morire, per questo è necessario mettere in rete tutte le esperienze esistenti per arrivare a limitare il più possibile questo tipo di rischio per i lavoratori”.

Ora la legge approderà in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

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