Concessioni del demanio: sentenza del Tar contro i bagni di Piombino

Per l’assessore Marras è necessario un intervento risoluto in Commissione europea, per garantire l'estensione al 2033: "ll Governo difenda la legge italiana"

Nicola
Nicola Novelli
09 marzo 2021 23:45
Concessioni del demanio: sentenza del Tar contro i bagni di Piombino

In vista della scadenza delle concessioni demaniali del 31 dicembre 2020, la legge 145 del 2018 ha previsto la possibilità di estenderle, con atto dei Comuni interessati, fino al 2033. E così è stato fatto dalle amministrazioni toscane.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la concorrenza, però, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana riguardo l’estensione di alcune concessioni per stabilimenti balneari del comune di Piombino. Lunedì il Tar si è espresso accogliendo il ricorso e, di conseguenza, annullando la delibera del Comune. La vertenza contrapponeva l'Antitrust al Comune di Piombino per per l'annullamento della Determina Dirigenziale del 21 maggio 2020, che estendeva le “Concessioni demaniali marittime aventi finalità turistico ricreative al 31/12/2033"

Decisione che ha sollevato preoccupazioni nel mondo balneare, costituitosi in vertenza ad opponendum con il Sindacato Italiano Balneari.

“Esprimo la mia vicinanza, e quella della Regione, alle imprese e ai lavoratori degli stabilimenti balneari piombinesi interessati dalla sentenza del Tar di Firenze, perché dovranno vivere ancora momenti di sconforto ed apprensione in una fase già molto difficile per tutti – commenta l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras -. Ho letto il documento del tribunale amministrativo e sono anche io sinceramente preoccupato: anche se le altre concessioni marittime estese regolarmente entro la fine del 2020 sono legittime e non subiranno conseguenze, questa sentenza cala, di nuovo, sull’intero mondo balneare un’altra nube carica di incertezze che devono essere affrontate subito”.

Ma un privato cittadino, il 26 maggio 2020, aveva segnalato tale determina alla Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ritenendo che  fosse lesiva della libera concorrenza. L'Antitrust il 28 luglio 2020 aveva reso un parere motivato indirizzato al Comune di Piombino, rilevando, in sintesi, come l’Amministrazione avrebbe dovuto disapplicare la normativa in precedenza richiamata in quanto in contrasto con i principi europei in materia di tutela della concorrenza (artt. 49 e 56 TFUE) nonché con le previsioni di cui all’art. 12 della c.d. “Direttiva servizi” (2006/123/CE), anche alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia che si è formata sul punto.

“Chiediamo al Governo - prosegue allora Marras - di assumere con risolutezza la questione dei balneari e difendere la legge italiana in Commissione europea dalla procedura di infrazione per avviare, così e al più presto, un riordino del demanio marittimo con soluzione certe, solide e durature”.

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