Ieri sera la Polizia di Stato ha arrestato in zona Gavinana un 28enne marocchino con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Poco prima delle 23.00 l’uomo avrebbe attirato l’attenzione di una volante della Questura, mentre stava sfrecciando in scooter in via Giovanni delle Bandi Nere.
Appena ha capito che di lì a poco sarebbe stato fermato dagli agenti per un controllo, ha abbandonato il mezzo, cominciando a correre in direzione di via Caponsacchi.
Durante la fuga, durata qualche minuto, il sospetto ha cominciato a seminare per strada oggetti e denaro in contanti, forse per rallentare in questo modo i suoi inseguitori che alla fine però sono riusciti a imbottigliarlo in una strada senza sfondo.
Una volta raggiunto non ha poi reso certo facile il lavoro ai poliziotti, costretti quest’ultimi a fare i conti con una serie di energici spintoni.
Nel frattempo, mentre due tutori dell’ordine erano alle prese con lui, un’altra pattuglia stava facendo accertamenti sul mezzo a due ruote, abbandonato in quel modo anomalo in mezzo di strada: i poliziotti hanno rapidamente scoperto che nel bauletto era custodito oltre un etto e mezzo di hashish.
Lungo il percorso, invece, sono stati recuperati 55 euro in banconote di piccolo taglio e un telefono cellulare, che si presume essere stato proprio quello in uso all’arrestato.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Massa, impegnati nei consueti controlli del territorio, hanno fermato un uomo, 66enne di Carrara, che a bordo del suo motociclo stava percorrendo una via cittadina. Una volta fermato, i militari lo hanno perquisito e hanno rinvenuto all’interno della tasca del suo giubbotto 40 grammi di marijuana e così hanno deciso di estendere la perquisizione al domicilio dell’interessato. I carabinieri non si erano sbagliati: infatti, durante la perquisizione domiciliare, venivano rinvenuti nei vari ambienti dell’abitazione, un chilo e trecento grammi di Hashish, altri 20 grammi di Marijuana, 4 bilancini di precisione e un grinder (strumento utilizzato per tritare la marijuana o altre sostanze dello stesso tipo).
L’uomo è stato quindi dichiarato in arresto per detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, accusa provvisoria in attesa dell’udienza di convalida davanti al Giudice, dove, come noto, l’indagato ha la possibilità di far valere le proprie ragioni nel contradditorio tra le parti.
Il ciclomotore, seppur privo di assicurazione, non è risultato rubato; tuttavia gli agenti delle volanti sono andati a fondo nella vicenda e alla fine è emerso che lo scooter in questione risultava regolarmente di proprietà di un uomo anziano, deceduto senza eredi lo scorso anno.