Commisso-Nardella, duetto transoceanico suonando l'inno viola

Il presidente della Fiorentina dagli States è stato intervistato a Radio1: ha detto che Chiesa resterà viola e che la ripresa dell'attività a maggio è possibile ma al primo posto viene la salute. Poi si è messo a suonare al pianoforte la canzone di Parigi, accompagnato al violino dal sindaco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2020 16:35
Commisso-Nardella, duetto transoceanico suonando l'inno viola

La mia Fiorentina? “Tre settimane fa abbiamo avuto 12 persone che hanno preso il virus e non erano in buone condizioni. Ad oggi sono tutti fuori grazie a Dio, e i giocatori sono tutti negativi dopo due tamponi. Sono quasi tutti pronti a ricominciare, quando si potrà”. A Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in collegamento dagli States, oggi è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni della trasmissione condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Secondo lei il campionato dovrebbe riprendere? “Io credo di sì, ma la salute si deve mettere sempre prima, poi arriva il calcio, che è secondario in questi giorni. L'industria del calcio però prima o poi deve ripartire, il calcio è un patrimonio, non sarà facile ricominciare subito in Italia”.

Come date per un ipotetica ripartenza della Serie A si indica il 4 di maggio per gli allenamenti e la fine di quel mese per riprendere il campionato. Le sembra una tempistica possibile? “Può darsi che si può cominciare ma sempre tenendo conto che la salute è la prima cosa”. E' giusto che i calciatori, in questo momento, si taglino lo stipendio? “Credo che ognuno debba fare la propria parte. I valori dei giocatori e delle società sono scesi del 30-40% e, da parte mia, che sono a Firenze da un anno, posso dire che abbiamo perso decine di milioni con la valutazione della nostra azienda.

Tutti stanno facendo dei sacrifici e anche i calciatori devono fare la loro parte”. Con i suoi giocatori ha già parlato di questo possibile taglio? “Coi miei giocatori stiamo parlando, ma non siamo ancora al punto annunciare qualcosa di definitivo oggi”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha detto che il vostro gioiellino Chiesa è stato già venduto all'Inter. Lei come gli risponde? “No, no, Chiesa sta qua”, ha detto il patron viola a Un Giorno da Pecora. Commisso ha poi dato aggiornamento sulla raccolta fondi intitolata 'Forza e Cuore': "a metà marzo abbiamo lanciato questa campagna, e abbiamo raccolto una cifra vicina agli 800 mila euro da destinare agli ospedali dell’hinterland fiorentino.

Sono davvero contento dell’aiuto che ci è stato dato da parte degli americani, oltre che di tanti fiorentini. Domani poi arriveranno 5000 uova di Pasqua per gli operatori in prima linea a Firenze e anche 10mila mascherine al mio paese, Marina di Gioiosa Ionica".

Durante l'intervista infine, a Un Giorno da Pecora è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, violinista per passione, che ha intonato in diretta su Radio1, col suo strumento, l'inno della Fiorentina, a cui ha fatto eco lo stesso Commisso che, dal New Jersey, lo ha suonato al pianoforte, dando vita ad un inedito duetto transoceanico in onore dei gigliati.

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