'Commissione d’indagine sul Maggio, non ci sorprende il no Pd'

Cellai e Draghi (Fdi): "Serve chiarezza su una vicenda che ha contorni inquietanti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2023 14:58
'Commissione d’indagine sul Maggio, non ci sorprende il no Pd'

“Ovvio che il PD non voglia mettere una lente d’ingrandimento su uno dei più clamorosi fallimenti di questo mandato del sindaco Dario Nardella. Quindi il voto contrario di ieri in Consiglio comunale alla commissione d’indagine del Consiglio comunale che avevamo proposto non ci ha sorpreso. Tuttavia, la città di Firenze deve sapere che con quel voto il PD ha negato di poter fare chiarezza su una vicenda che ha contorni inquietanti, e di cui non solo la magistratura, ma anche se non soprattutto la politica deve occuparsi”. Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai, primo firmatario della delibera che proponeva l’istituzione della commissione presentata da tutti i gruppi di opposizione, insieme al capogruppo Alessandro Draghi.

“Il nostro Teatro è salvo solo grazie all’azione, pronta ed efficace, del governo Meloni e in particolare del ministro alla Cultura Sangiuliano, che indicando il commissario Cutaia ha permesso di reperire oltre 7 milioni di euro per evitare il peggio, facendo un ottimo lavoro – aggiungono Cellai e Draghi –. Resta l’interrogativo su come sia stato possibile che 6 milioni siano spariti tra il 2021 e il 2022, con un teatro che è arrivato a costare 42 milioni nel 2022. Possibile che il consiglio d’indirizzo, di cui fanno parte oltre al sindaco e presidente altri due membri nominati dal Comune non si sia accorto di nulla? Questo andava chiarito, e non in un’aula di tribunale, ma all’interno delle mura del Comune, serviva un chiarimento sulle responsabilità politiche. Questo era il senso di istituire una commissione apposita. Il no del PD è stato politicamente molto imbarazzante”. 

“Ho votato a favore della delibera per l’istituzione Commissione di indagine sulla Fondazione Teatro del Maggio Musicale – spiega il consigliere di Italexit Andrea Asciuti – solo per garantire maggiore trasparenza sui conti e sulle spese della Fondazione. Non deve essere però uno spot elettorale in vista del voto della prossima primavera poiché la storia di tutti partiti italiani è fatta di conti che non tornavano, spese impazzite e tangenti, pertanto “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” per il resto, tutti erano a conoscenza della situazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Era necessario istituire la Commissione per un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini. Purtroppo – conclude Andrea Asciuti – la proposta è stata respinta ma, come consiglieri comunali, dobbiamo rimare vigili sulle sorti della Fondazione”.

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