Firenze – Una rappresentanza di vertice del Consiglio regionale della Toscana ha preso parte quest’anno a New York alle celebrazioni del Columbus day. La vicepresidente Lucia De Robertis e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, Antonio Mazzeo, hanno tenuto incontri istituzionali e rappresentato la nostra Regione nelle celebrazioni ufficiali. “Un’esperienza importante, a contatto con i tanti toscani che vivono in America, ai quali abbiamo fatto sentire la vicinanza della comunità regionale”, spiegano a conclusione della missione oltreoceano. “La partecipazione alla parata, il tradizionale incontro al Consolato generale, ma anche le altre iniziative cui abbiamo partecipato sono state l’occasione per avvicinare i nostri corregionali, e far sentire che la Toscana è loro vicina”.
La rappresentanza dell’Assemblea toscana era arrivata nella Grande Mela sabato sera. Domenica mattina ha presenziato alla tradizionale deposizione della corona di fiori ai piedi della statua di Cristoforo Colombo, in Columbus Circle, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio. Lunedì, la partecipazione alla messa nella cattedrale di Saint Patrick, celebrata dall’arcivescovo Timothy Dolan, prima della grande parata lungo la quinta strada, alla quale De Robertis e Mazzeo hanno preso parte indossando la fascia della Regione Toscana
“Davvero tantissima la gente che abbiamo incontrato – aggiunge la vicepresidente De Robertis –, tanti toscani felici di incontrare i rappresentanti istituzionali della loro Regione, e anche personalità come il presidente di FCA, John Elkann, e il patron della Fiorentina, Rocco Commisso. C’era davvero molta Toscana alla parata di quest’anno: a svolgere le funzioni di ‘Grand Marshal’ è stato infatti chiamato Massimo Ferragamo, esponente della celebre famiglia fiorentina e presidente della Ferragamo USA”.
“È stata anche l’occasione – aggiunge Mazzeo – per ribadire, negli incontri che abbiamo avuto, l’importanza della difesa dei prodotti toscani e del Made in Italy in generale a fronte della politica dei dazi imposta dall’amministrazione Trump”.