E’ stata approvata in consiglio comunale la delibera, presentata dalla vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani, contenente il nuovo Regolamento delle attività Rumorose, con norme più stringenti e più chiare, oltre ad un aggiornamento delle aree del piano di Classificazione acustica della città. “Un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica legata all’inquinamento acustico” ha detto Galgani. “E’ un regolamento molto atteso – ha aggiunto la vicesindaca – e insieme alla nuova classificazione acustica della città, rappresentano un passo importante per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Con questo regolamento Firenze si dota di strumenti più efficaci per gestire il rumore, tutelare l’ambiente e favorire uno sviluppo sostenibile”.
Il nuovo Regolamento delle Attività Rumorose, che sostituisce quello del 2004, introduce norme e procedure più chiare per autorizzare attività temporanee, manifestazioni, cantieri e altre sorgenti di rumore. Con le nuove regole sono più chiari per imprese e cittadini le disposizioni per rispettare i limiti stabiliti dalla legge, garantendo al contempo il corretto svolgimento delle attività e la tutela dell’ambiente. Il nuovo Piano di classificazione acustica comunale poi rappresenta un passo importante per una gestione più efficace del rumore nelle diverse aree di Firenze, garantendo un equilibrio tra sviluppo urbano e qualità della vita dei cittadini.
Gli obiettivi perseguiti con l’aggiornamento del piano sono stati principalmente l’adeguamento all’attuale assetto territoriale e allineamento con i piani dei comuni confinanti; l’ampliamento della classe II con l’inserimento in questa classe dei parchi periferici e delle aree collinari; l’individuazione delle aree di pubblico spettacolo e loro regolamentazione; l’aggiornamento delle fasce di rispetto delle infrastrutture, con particolare attenzione alle nuove linee tramviarie.
Infatti, il PCCA, che, come strumento, esiste per il Comune di Firenze dal 2004, è un documento che mappa e classifica le diverse zone acusticamente omogenee della città attribuendo limiti di rumore massimi in periodo diurno (6-22) e notturno (22-6).
Approfondimenti
È uno strumento ora aggiornato alle situazione attuale della nostra città e che servirà al controllo ma sarà anche un aiuto alla pianificazione contribuendo a localizzare correttamente le attività produttive e a tutelare la residenza. La zonizzazione prevista divide il territorio in più classi, dalla I alla VI. Il territorio viene quindi suddiviso in sei classi acustiche: aree particolarmente protette, prevalentemente residenziali, di tipo misto, di intensa attività umana, prevalentemente industriali e esclusivamente industriali.
Nelle nuove sei classi si trova ad esempio la classe I nelle cui aree la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione e che dalle 6 alle 22 prevede un limite di emissione massimo di 45 decibel (35 la notte) e che riguarda aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico e parchi pubblici. La sesta classe invece, che riguarda aree esclusivamente industriali prive di abitazioni, è caratterizzata da un limite emissione di 65 decibel per tutte le 24 ore.
“E’ un regolamento molto atteso – ha concluso la vicesindaca – e insieme alla nuova classificazione acustica della città, rappresentano un passo importante per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Con questo regolamento Firenze si dota di strumenti più efficaci per gestire il rumore, tutelare l’ambiente e favorire uno sviluppo sostenibile”.
“Un aggiornamento necessario per recepire nuove leggi regionali, nazionali e comunitarie e perseguire quell’obiettivo di limitare l’inquinamento acustico, nella ricerca di un complesso equilibrio rispetto alle normali e sacrosante esigenze di attività utili per la città -dichiarano i consiglieri di AVS-Ecolò Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo- Il Piano di zonizzazione definisce i livelli di rumore obiettivo da non superare, in funzione del territorio, di attività e infrastrutture presenti, classificando quindi le aree in diverse fasce su cui basare poi attività di risanamento e processi autorizzativi.
Il regolamento ha invece una funzione importante per permettere, controllare e guidare tutte le attività, fisse o temporanee, industriali, culturali, sportive e su questo abbiamo lavorato in modo approfondito per portare una proposta di modifica che vada incontro alle piccole manifestazioni locali, nei quartieri, svolte in orario diurno da realtà e associazioni del territorio.L’emendamento presentato insieme alla maggioranza, accolto a larga maggioranza, va proprio in questa direzione andando a ridurre gli oneri tecnici ed economici nei casi in cui si tratti di manifestazioni organizzate in collaborazione con i quartieri o per manifestazioni sempre uguali da un anno all’altro.
Esprimiamo su questo grande soddisfazione per aver contribuito a proporre modifiche che puntano prima di tutto a valorizzare le attività che hanno ricadute sociali nei nostri quartieri, tutelando comunque la salute dei residenti”.