Chi era la Beatrice di Dante? Rispondono Scanzani e Questa

Nel libro “Bice Portinai, Piccarda Donati, solo un simbolo…Quelle bambine di Firenze maritate in culla”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2021 12:13
Chi era la Beatrice di Dante? Rispondono Scanzani e Questa

FIRENZE- Un tuffo nel passato della donna esaminato nelle sue stratificazioni sociali e le rare punte di eccellenza: condizionamenti e talvolta libertà. E’ il tema del libro scritto da Alfredo Scanzani e Marta Questa. “Chi era la Beatrice di Dante? Bice Portinai, Piccarda Donati, solo un simbolo…Quelle bambine di Firenze “maritate in culla” è il titolo del volume edito da Sribo.

Il giornalista fiorentino e la ricercatrice di storia raccontano un Dante uomo oltre che Sommo poeta, attraverso i rapporti documentati con le figure femminili che, con Beatrice, hanno accompagnato il suo percorso di vita. Ne esce un ritratto vivido della città medievale, attraversata da secolari rivalità tra famiglie nobili, o abbienti. Il controllo dell’economia e del territorio urbano si manifesta anche nella pianificazione delle unioni coniugali delle ragazze in vista, che con il loro “sacrificio” matrimoniale cementano accordi tribali di pacificazione.

Dante Alighieri, nelle pagine del libro di Scanzani e Questa, diventa il primo cantore di un’emergente dimensione borghese, rivelata dalla sofferenza di queste donne, promesse spose in tenera età, ovviamente contro la loro opinione e la libera decisione. Lo fa per ragioni personali? Probabilmente il poeta si è innamorato da bambino dell’amichetta dei giochi e vicina di casa.

Ma è del tutto inconsapevole dei contenuti sociali del suo narrare? Forse no, considerando che nell'ottavo cerchio dell'Inferno, le Malebolge della Divina Commedia, Dante si schiera a favore dell’interruzione delle faide familiari che insanguinavano la Firenze dei suoi tempi, “tradizione” medievale che sopravvive ancora oggi in qualche desolata landa della Calabria.

Dunque Alighieri antesignano cantore dell’emancipazione femminile? Forse ben oltre la sua stessa intenzione, lo possiamo rileggere attraverso questo libro come un anticipatore dei temi che caratterizzeranno la grande letteratura europea del XIX secolo, da Jane Austen a Gustave Flaubert, protagonisti di quel boom dell’editoria industriale capitalistica alimentata proprio da un emergente pubblico di donne.

Un originale modo, quello di Scanzani e Questa per celebrare il settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, approfondendo il tema della condizione femminile nel Medioevo attraverso una carrellata dedicata alle donne nella vita di Dante Alighieri.

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