C'è un rapporto tra Uffizi e Mondomostre?

Il ministro dei Beni e delle attivita' culturali e del Turismo Dario Franceschini lo nga, rispondendo alla Camera a un'interrogazione di Fratelli d'Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2017 18:51
C'è un rapporto tra  Uffizi e Mondomostre?

(DIRE) Firenze, 24 mag. - Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt "fa sapere di non avere avuto rapporti professionali, privati e di qualsiasi genere con la societa' Mondomostre, ne' nel passato ne' nel presente". Lo sottolinea il ministro dei Beni e delle attivita' culturali e del Turismo Dario Franceschini rispondendo alla Camera a un'interrogazione di Fratelli d'Italia. Per Fdi, infatti, "il rapporto tra il direttore della Galleria e la societa' presenta un carattere di esclusivita' che rischia di configurare una violazione delle norme sulla libera concorrenza e che contrasta con il ruolo istituzionale rivestito da Schmidt".

E qui il gruppo parlamentare cita la mostra di Tiziano a Tokyo e "Raffaello. La poesia del volto", organizzata nel 2016 da Mondomostre "curata da Schmidt e alla quale gli Uffizi ha prestato alcuni capolavori ritenuti inamovibili tra i quali i ritratti di Agnolo Doni e della moglie, nonostante il parere fortemente negativo dell'Opificio delle Pietre dure". Anche in questo caso il ministro, in aula, smonta entrambe le tesi di Fdi: tra gli Uffizi e Mondomostre "a dimostrazione che non c'e' esclusivita' di rapporto, nel 2016 e nel 2017 il museo ha prestato opere d'arte e promosso mostre in collaborazione con diverse organizzazioni, tra le quali Metamorfosi, 'Artemisia, Civita e Contemporanea progetti.

Quindi non solo Mondomostre".

Inoltre, aggiunge Franceschini, i ritratti di Agnolo Doni e di sua moglie Maddalena Strozzi di Raffaello "non sono tra le opere inamovibili" degli Uffizi e "non e' vero che ci sia stato un parere contrario da parte dell'Opificio delle pietre dure. Anzi il parere e' stato pubblicato proprio sul sito dell'Opificio sotto formula di pubblica evidenza". Detto questo, ricorda Franceschini, "l'autorizzazione dei prestiti all'estero, in base alle nuove regole dettate dalla nuova riforma museale, sono anche visionate dalla Direzione generale musei".

Anche i prestiti alla mostra su Tiziano e il Rinascimento di Tokyo nei primi mesi del 2017 "sono state sottoposti alla stesse procedura rigorosa", continua il ministro che si sofferma anche sulla Venere di Tiziano prestato a palazzo Ducale di Urbino. "Il direttore rende noto che l'opera e' stata inviata piu' volte all'estero durante le precedenti gestioni. Piu' volte dal 1998 al 2008 e a settembre e' stata prestata alla galleria nazionale delle Marche e di Urbino".

"Il direttore Eike Schmidt precisa che non e' prevista alcuna mostra allestita o promossa dalle Gallerie degli Uffizi ad Astana in occasione di Expo 2017, ne' e' arrivata alcuna richiesta di prestito". Lo sottolinea il ministro dei Beni e delle attivita' culturali e del Turismo Dario Franceschini rispondendo alla Camera a un'interrogazione di Fratelli d'Italia.

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