Cava di Marmo: tragico crollo a Carrara

Frana un costone alle cave di Colonnata, Enrico Rossi in viaggio verso le Apuane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2016 15:32
Cava di Marmo: tragico crollo a Carrara

Quando il costone è crollato tre cavatori che si trovavano in zona sono rimasti coinvolti. Sul posto il Club Alpino Italiano a supporto dei Vigili del Fuoco. I soccorsi del 118, grazie all'elisoccorso Pegaso, hanno tratto in salvo un uomo rimasto in bilico, un altro è stato trasportato al pronto soccorso in loco, mentre di altri due loro colleghi, rimasti probabilmente sotto le macerie, non ci sono al momento notizie."E' con grande sofferenza e angoscia che ho appreso del terribile incidente.

E' un incidente gravissimo e inaccettabile su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze legate alla sicurezza. Il nostro pensiero va prima di tutto alle famiglie dei cavatori coinvolti, a cui esprimo a nome mio e di tutta la Toscana la nostra vicinanza e il nostro dolore. In questi anni, come Regione, ci siamo dati da fare per la prevenzione e la sicurezza, ma non basta. Dobbiamo impegnarci ancora di più. Così come devono farlo tutti gli organi preposti e le aziende del settore" a dirlo è il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, recandosi a Carrara, sul luogo della tragedia.

Duemila tonnellate di marmo si sono staccate con un boato impressionante. "Crolla un pezzo di Montagna" titolano i maggiori quotidiani italiani che cercano di ricostruire l'accaduto interrogando gli inquirenti già impegnati nello studio delle possibili cause.Sul posto erano presenti giornalisti Rai che, lo rende noto la Redazione del TGR Toscana con un Tweet, "Stavano effettuando un servizio sulla sicurezza sui posti di lavoro"."È sconcertante questo stillicidio di incidenti sul lavoro che tocca tutta la Toscana, ma in particolare l'area di Carrara e le sue cave" il commento del segretario della Uil Toscana Francesca Cantini alla notizia. "Chiediamo a tutte le istituzioni, a cominciare dalla Regione, di dare maggiore impulso al tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - aggiunge Cantini - Non basta qualche sporadica riunione, servono atti concreti e precisi per affrontare senza tentennamenti un'emergenza quale la sicurezza dei lavoratori.

Noi, come Uil Toscana, siamo pronti a fare la nostra parte. Dobbiamo tutti impegnarci di più. È inaccettabile che in Toscana si debba ancora morire di lavoro".

"Esprimiamo sgomento per la gravissima tragedia avvenuta in cava sulle Apuane. Esprimiamo sentito cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti. Chiediamo con forza che si faccia piena luce su quanto accaduto e che si accertino eventuali carenze in merito alla sicurezza. E' necessario lavorare con celerità per aumentare il livello di sicurezza dei lavoratori, in una sinergia che veda protagoniste le Istituzioni, le Aziende e tutti gli organi interessati" interviene il PD della Versilia.

“Il nuovo, drammatico incidente, conferma che la situazione sul fronte della sicurezza sul lavoro è diventata insostenibile. In quelle cave sono morti tre operai in pochi mesi, un bilancio che assegna al settore lapideo della provincia apuana il triste primato delle morti sul lavoro” hanno dichiarato il segretario della Filca-Cisl nazionale, Riccardo Gentile, e il segretario generale della Filca Toscana, Ottavio De Luca. “Evidentemente – aggiungono - c’è un problema sicurezza che è necessario affrontare subito e drasticamente.

Le istituzioni dovrebbero prendere in seria considerazione la nostra idea, lanciata pochi mesi fa, di introdurre nel settore lapideo una sorta di ‘Patente a punti’ per le imprese, simile a quella già proposta per l’edilizia. Lo scopo di questo strumento, nelle nostre intenzioni, è di premiare le realtà virtuose e di escludere dal mercato quelle nelle quali si verificano troppi infortuni”.

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