Cava di marmo a Carrara: morti operai travolti dalla frana

Le ricerche sono proseguite senza sosta, all'alba ritrovati i corpi dei dispersi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2016 09:55
Cava di marmo a Carrara: morti operai travolti dalla frana

Erano stati dati per dispersi subito dopo il crollo del costone. Un terzo operaio, rimasto agganciato e sospeso nel vuoto è stato portato in salvo con l'elicottero. Malore per un quarto uomo identificato poi come il direttore della cava."Non possiamo andare avanti così. Non siamo disponibili ad accettare tutto questo come una fatalità: Dobbiamo capire cosa è avvenuto e perchè, se ci sono state violazioni delle procedure, perché spesso, in passato, quando ci sono stati morti, è stato per mancato rispetto dei protocolli.

I protocolli ci sono, i nostri servizi per la sicurezza nei luoghi di lavoro sono impegnatissimi e la storia delle cave è andata di pari passo con la crescente attenzione da parte loro e anche dei lavoratori e del mondo delle imprese" ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, sopraggiunto nella serata di ieri nel luogo dell'incidente, nella cava di Antonioli, sulle Apuane, mentre ancora proseguiva la ricerca dei cavatori.

I vigili del Fuoco durante le ricerche sono stati supportati dagli esperti del Club Alpino Italiano. In tarda serata i primi messaggi di cordoglio e qualche frecciata polemica sulle condizioni di lavoro e la gestione della montagna.Da una parte chi si preoccupa per i continui incidenti, con la Cgil in testa che promuove uno sciopero e chiede il ritiro della concessione a chi non rispetta le regole sulla sicurezza, dall'altra gli ambientalisti della prima ora e chi si dispera per altri due morti sul lavoro che si sommano ai 7 registrati in 10 anni di attività legati allo sfruttamento della materia prima presente sul territorio toscano.

"Avevamo avuto un periodo in cui pareva che le cose potessero volgere per il meglio - ha detto Rossi da Carrara - ma da un anno a questa parte siamo di nuovo precipitati nell'inferno: ci sono stati quattro morti e non è accettabile. L'attività estrattiva si deve poter conciliare con la vita, con il lavoro in sicurezza. Ora dobbiamo fare un punto vero, con le istituzioni, le forze sociali, i lavoratori e le imprese per capire cosa dobbiamo ancora fare e per farlo" il presidente Rossi ha rinnovato la sua vicinanza e quella della Regione alle famiglie e ai colleghi delle vittime e ha ringraziato quanti si sono duramente impegnati soccorrendo i feriti (oltre al cavatore tratto, un altro è stato colpito da malore) e quanti hanno lavorato, per una lunghissima notte, in condizioni difficili, nel luogo della frana.La presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana, Maria Teresa Fagioli interviene per portare il cordoglio alle famiglie e per rilanciare ancora una volta il tema della sicurezza.

"Ancora morti tra i cavatori apuani, onoriamoli adoperandoci perché siano gli ultimi», commenta la presidente. «I geologi toscani si stringono attorno alle famiglie delle vittime e se c’è bisogno di noi siamo pronti ad aiutare. Forse però il nostro miglior aiuto è quello di contribuire a fermare questa strage a rate".

Il tema fondamentale della sicurezza. Per Maria Teresa Fagioli ci sono "falle nella sicurezza, scarsa informazione degli operatori poca attenzione nei controlli mentre media e normatori sembrano più attenti all’estetica del paesaggio Apuano che alla vita di chi per generazioni lo ha pazientemente modellato, ed ancor meno alla sua intrinsecamente pericolosa natura geologica». Si tratta indubbiamente di «una miscela micidiale, nella qual cosa sia prevalso nell’ultimo disastro saranno i giudici a definirlo".

Adoperarsi perché sia l'ultimo disastro. "A noi geologi -continua la presidente dell'Ordine - forse prima e più che ad altre categorie, la responsabilità di far sì che l’ultimo disastro sia veramente, definitivamente l’ultimo. Ottusità burocratica ed interessate pressioni non ci fermeranno è una promessa, lo dobbiamo alle famiglie delle vittime, è l’unico modo che abbiamo di onorare realmente i loro cari scomparsi. Basta morti in cava"

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