Case green dopo il voto del Parlamento europeo

Galletti (M5S): “Le scelte sul Superbonus della destra di governo sono reazionarie e antistoriche”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2023 14:43
Case green dopo il voto del Parlamento europeo

Firenze, 15 marzo 2023- La direttiva sull'efficientamento energetico degli edifici ha finalmente visto l'approvazione del Parlamento europeo. Dopo il voto di attuazione delle normative green sulla casa a partire dal 2030, per il capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa, Tommaso Foti, l’Italia non sarebbe pronta a far fronte alle norme che riguardano gli immobili residenziali, anche per evitare un aumento speculativo dei costi della materie prime utili ai restauri.

Il Movimento 5 Stelle ha da tempo sostenuto che la lotta alla povertà energetica e la riduzione dei costi delle bollette per le famiglie dovrebbero essere obiettivi primari dell'Unione europea: "L'affrontare le sfide del Green New Deal e dell'abbattimento dei costi energetici richiede che tutti i cittadini abbiano la possibilità di ristrutturare i propri immobili, poiché la riqualificazione degli edifici è un investimento" afferma la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti.

“A parte che non si capisce perché questa speculazione non potrebbe manifestarsi anche con lo slittamento al 2040… che si tratti di una strategia politica modello balneari è una delle caratteristiche tipiche di un modello di governo incentrato sulla gestione del presente, da cui trarre solo consenso: non cambiare nulla per contentare corporazioni e posizioni di rendita. Metodo con cui si nasconde mancanza di prospettive per il domani, abbandonando quest'ultimo a se stesso e alla casualità di un'economia che non si è in grado di navigare -commenta Vincenzo Donvito Maxia dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Non è un caso, per esempio, che le uniche innovazioni positive per i consumatori che si sono registrate in questi ultimi mesi (calo dei prezzi energetici) sono solo frutto del contesto internazionale ed europeo.

Non solo, ma anche le uniche forme di aiuto ancora in corso, quando non sono state annullate come l’azzeramento delle accise sulla benzina, sono solo retaggio dei governi precedenti.

Siamo solo agli inizi di questa ennesima bagarre del nostro governo con l’Ue, dopo quelle in corso contro le etichette alimentari europee (Nutriscore) e la conversione delle produzioni di motori a combustione”.

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