Casa in Toscana tra punteggi, precariato e affitti: pronta la mobilitazione

Sindacati inquilini e Cgil-Cisl-Uil Toscana: “Grande preoccupazione per il documento preliminare presentato dalla Regione, pronti a mobilitarci”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2017 16:24
Casa in Toscana tra punteggi, precariato e affitti: pronta la mobilitazione

 I Sindacati inquilini e dei lavoratori della Toscana manifestano forti preoccupazioni riguardo la recente presentazione, da parte della Giunta Regionale, del Documento preliminare per la riforma complessiva dell’edilizia residenziale pubblica.

La riforma riguarda la razionalizzazione delle 11 aziende di gestione, le nuove costruzioni e la indispensabile manutenzione del patrimonio esistente, ma "non prevede alcuno stabile finanziamento, presente e futuro, che non sia derivato da un drastico aumento degli affitti". "Sembra addirittura che i 100 milioni di Euro più volte annunciati con grande enfasi a sostegno degli interventi in corso siano improvvisamente scomparsi, a causa di misteriosi cavilli tecnici con la BEI (Banca europea investimenti). La pubblicazione recente delle graduatorie dei bandi per le case popolari dei comuni toscani, in primis Firenze, dimostra la necessità urgente, più volte sollecitata dai sindacati, di una revisione dei punteggi di assegnazione in modo da assicurare la casa popolare alle famiglie in grave difficoltà economica per la precarietà lavorativa e il caro affitti del mercato privato.

I demagogici annunci di voler di fatto penalizzare ed espellere le famiglie di inquilini delle case popolari, con normali redditi da lavoro e pensione, ingenerano il rischio che i quartieri di edilizia pubblica diventino luoghi di disgregazione sociale, di isolamento e ghettizzazione dei casi socialmente più degradati" commentano i sindacati inquilini SUNIA-SICET-UNIAT-UNIONE INQUILINI e i lavoratori CGIL-CISL-UIL della Toscana.

Se le premesse annunciate dal documento approvato dalla Giunta Regionale sono queste, i sindacati inquilini e dei lavoratori si preparano alla mobilitazione e rivolgono un pressante appello alle forze politiche del Consiglio Regionale e ai Comuni a "Considerare il rafforzamento dell’edilizia pubblica come uno dei volani fondamentali di sostegno per le oltre 85.000 famiglie toscane che a vario titolo confidano in un sostegno abitativo pubblico".

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