Camp Darby, ex dipendenti ricollocati nei tribunali

Avviato un intervento per la formazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2014 19:53
Camp Darby, ex dipendenti ricollocati nei tribunali

FIRENZE - Gli ex lavoratori della base militare americana di Camp Darby licenziati nel 2012, a causa della ristrutturazione avviata dall'esercito americano in Europa, saranno ricollocati in un nuovo posto di lavoro. In particolare saranno riassorbiti all'interno dei Tribunali civile e penale di Pisa e del Tribunale civile e penale e della Procura della Repubblica di Livorno. Per facilitarne l'inserimento, viene promosso un intervento formativo mirato.

L'intesa che apre la strada ai corsi di formazione è stata firmata a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, dal presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e dall'assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi.

Sono 34 (18 a Livorno e 16 a Pisa), gli ex dipendenti della base militare USA che, grazie all'accordo stipulato oggi, potranno usufruire delle opportunità di riqualificazione messe a disposizione dalle due Province.

"Si tratta di lavoratori che non sono più coperti da ammortizzatori sociali – ha spiegato l'assessore Simoncini – ma che, per raggiungere le competenze necessarie all'inserimento nei nuovi posti di lavoro, hanno bisogno di un percorso formativo ad hoc. Non a caso abbiamo previsto che questa attività si realizzi grazie alla carta formativa ILA. L'individual learning account permette una formazione flessibile e personalizzata ed è lo strumento più adatto per consentire a questi lavoratori di usufruire di un contributo per sostenere la spesa del percorso formativo, costruito secondo le proprie capacità ed aspettative".

Se la Regione si impegna a promuovere le iniziative formative, le modalità di accesso, nonché la diffusione dei risultati ottenuti, per quanto riguarda le Province l'impegno è quello, operativo, di realizzare percorsi di politica attiva per i lavoratori coinvolti, utilizzando i propri centri per l'impiego. Ciascuna provincia mette a disposizione 20 mila euro per la realizzazione delle attività.

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