Cameriere ucciso con un pugno: chiesta l'estradizione per l'aggressore fuggito a Tunisi

Indagati per favoreggiamento altri due ragazzi, tra cui un minorenne. Vertice in Prefettura sulla Sicurezza. Nessun "knockout game" a Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2014 17:52
Cameriere ucciso con un pugno: chiesta l'estradizione per l'aggressore fuggito a Tunisi
Il prefetto di Pisa Francesco Tagliente

PISA- Sono stati identificati grazie a facebook e al video diffuso dalla procura di Pisa i tre giovani che domenica sera hanno aggredito il cameriere bengalese Zakir Hossain, uccidendolo con un pugno. L'autore del colpo mortale, un 26enne di professione autostrasportatore, senza precedenti penali, era fuggito a Tunisi martedì scorso, e per lui è già stata chiesta l'estradizione e la misura cautelare con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Gli altri due giovani che erano con lui, tra cui un minore, sono indagati con l'accusa di favoreggiamento. Un quarto giovane è considerato estraneo. Secondo il prefetto non si tratta di "knockout game", il "gioco" del pugno per stendere i passanti.La questione della sicurezza in città è stata posta al centro della riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica convocato questa mattina in Prefettura.

Prefetto, Sindaco, Presidente della Provincia, Questore, Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco, alla presenza dei rappresentanti delle categorie economiche, tra le quali Confcommercio e Confesercenti, hanno fatto un focus sulla sicurezza a Pisa, soffermandosi sull'omicidio del giovane cameriere bengalese, aggredito in strada con un pugno mentre camminava nel centro cittadino.

Preliminarmente è stato manifestato il profondo cordoglio alla famiglia della vittima e solidarietà all'intera comunità dei bengalesi, che si è sempre distinta per l'osservanza delle leggi e la laboriosità di tutti i suoi componenti.

Grande soddisfazione per l'esito delle indagini e gratitudine per il Questore Gianfranco Bernabei, per la Magistratura e per gli investigatori della Squadra Mobile pisana, per la tempestiva identificazione del gruppo degli aggressori e la conseguente denuncia dell'omicida e dei responsabilidel favoreggiamento.

Determinanti le capacità investigative degli operatori, ma anche i filmati del sistema di sorveglianza del Comune e l'anagrafe delle telecamere, attiva a Pisa dal mese di aprile del 2013.

Le immagini del sistema di videosorveglianza e l'anagrafe delle telecamere si sono, infatti, confermate preziose, sia per favorire il lavoro degli investigatori che per il conseguente effetto deterrente.

Inoltre la diffusione delle immagini ha consentito di sgomberare, da subito e definitivamente, il campo da ricostruzioni giornalistiche che hanno fatto riferimento al c.d. “knockout game”, con il rischio di pericolose emulazioni.

Il Prefetto Tagliente ha concordato con il Sindaco Filippeschi, il Questore Bernabei e con i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di proseguire e intensificare i pattugliamenti selettivi, avviati da alcune settimane anche per prevenire e contrastare reati di natura predatoria, prevedendo da ora in poi anche servizi cosiddetti ad “alto impatto” territoriale per le aree ritenute critiche.

Nel corso della Riunione del Comitato è stata inoltre condivisa con le associazioni delle categorie economiche la necessità di una più incisiva azione contro la contraffazione e l'abusivismo, soprattutto lungo gli itinerari turistici e nell'area di Piazza del Duomo.

La presenza dei rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti è stata importante anche per valutare nuove e più stringenti misure per la gestione della movida pisana. E' infatti in atto la rivisitazione del precedente protocollo per adeguarlo alle mutate esigenze

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