Calendario scolastico regionale, scoppia la polemica in Toscana

La FLC CGIL: solidarietà all’Assessora regionale Nardini, attaccata da Ceccardi (Lega). Il mistero della lettera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2024 19:19
Calendario scolastico regionale, scoppia la polemica in Toscana

Firenze, 17-4-2024 - La FLC CGIL Toscana esprime solidarietà all’Assessora regionale Alessandra Nardini, la cui azione politica è stata oggetto di commenti da parte di Susanna Ceccardi.

"Ma quello che ci sconcerta di più - sostiene la Cgil - è che queste opinioni della parlamentare europea della Lega siano stati espresse riguardo un documento di Alessandra Nardini che ancora non era stata inviato e, quindi, non era pubblico.

Si trattava infatti di una lettera indirizzata alle dirigenti e ai dirigenti scolastici sul Calendario scolastico regionale, che è di stretta competenza delle Regioni. Il documento, che fissava il calendario dello svolgimento dell’attività didattica, ristabiliva il diritto delle istituzioni all’autonomia della scelta di alcuni giorni di chiusura e rispondeva alle dichiarazioni del Ministro all’istruzione contro l’autonomia scolastica, la libertà di culto e l’inclusione. In altre parole, contro la funzione democratica della scuola.

La missiva era stata inviata per conoscenza, come vuole la prassi, all’Ufficio scolastico regionale della Toscana, che doveva provvedere all’invio alle istituzioni scolastiche. Invece è arrivata misteriosamente nelle mani della Lega.

Crediamo fortemente che l’amministrazione pubblica non debba essere al servizio dei potenti di turno, ma debba lavorare nel rispetto della Costituzione e al servizio delle cittadine e dei cittadini.

Il Ministero dell’istruzione, anche nelle sue articolazioni regionali, dovrebbe cercare di risolvere i tanti problemi delle scuole, che ha lasciato sole nella gestione del PNRR, approfittando per burocratizzare ancora di più la loro funzione; inoltre, dovrebbe sostenere le piccole scuole nelle aree periferiche e abolire finalmente le classi pollaio nei grandi centri. Ma, soprattutto, dovrebbe considerare le istituzioni scolastiche un presidio di civiltà e democrazia, come la FLC CGIL Toscana continuerà a fare contro ogni ingerenza", conclude Flc Cgil Toscana. 

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