Bivacca senza mascherina in pieno centro e inveisce contro agenti

Denunciato dalla Polizia municipale di Firenze. A Montevarchi rifiutano di indossare mascherina, denunciati dopo rissa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2021 15:51
Bivacca senza mascherina in pieno centro e inveisce contro agenti

Nel pomeriggio di ieri il personale del Reparto antidegrado della Polizia municipale ha eseguito un fermo nei confronti di un cittadino straniero di 38 anni che stava bivaccando sotto le logge di piazza della Repubblica sporcando il suolo con alimenti e bevande e senza indossare la mascherina.

L’uomo si è rifiutato di consegnare i documenti, inveendo pubblicamente contro gli agenti con frasi oltraggiose ed offensive. A quel punto è stato accompagnato presso gli uffici della municipale per la sua identificazione e denunciato alla Procura della Repubblica per aver rifiutato di fornire le proprie generalità e per aver opposto resistenza a un pubblico ufficiale. L’uomo è stato anche multato per bivacco su suolo pubblico (160 euro) e per mancanza della mascherina (400 euro).

I Carabinieri della stazione di Montevarchi, a conclusione di un’approfondita e difficoltosa indagine, hanno deferito in stato di libertà 3 pregiudicati, di età ricompresa tra i 25 e i 30 anni. I tre, infatti, sono stati riconosciuti quali partecipi ad una vera e propria rissa tra gruppi contrapposti di soggetti albanesi, iniziata in un locale di Terranuova Bracciolini e proseguita per le vie di Montevarchi, nei pressi del palazzetto dello sport di Viale Matteotti.

Per far luce su quanto accaduto in autunno, in una notte di metà ottobre, tra Terranuova Bracciolini e Montevarchi, i Carabinieri hanno dovuto fare breccia in un muro di omertà assoluta. Nessuno aveva denunciato l’accaduto, né il titolare del locale, né i partecipanti alla rissa, men che meno gli altri avventori del bar.

Ai carabinieri però non era sfuggita una strana concatenazione di circostanze. Prima, era stata segnalata una “lite”, in un disco-bar di Terranuova Bracciolini, già sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri per le frequentazioni non particolarmente referenziate. Giunti sul posto, però, la Gazzella dell’Arma aveva potuto solo constatare che i soggetti coinvolti nella lite, di origini albanesi, se ne erano già andati. Dopo poco meno di un’ora, era giunta una seconda telefonata, stavolta da parte di un operatore del 118, che segnalava una richiesta di soccorso per un incidente stradale con feriti nei pressi del palazzetto dello sport di Montevarchi. anche in questo caso, all’arrivo dei Carabinieri, sul posto non vi era più nessuno.

La concatenazione di anomalie ha indotto i Carabinieri della Stazione di Montevarchi a cercare di approfondire gli eventi. Il primo passo è stato verificare se quella notte in ospedale si fosse recato qualche soggetto con lesioni traumatiche. I Carabinieri hanno subito fatto centro, ed i sospetti si sono trasformati in quasi certezza quando è emerso che il soggetto in questione era di nazionalità albanese, esattamente come i protagonisti della “lite” di Terranuova, svaniti nella notte. A quel punto, i Carabinieri della Stazione di Montevarchi hanno optato per una sequenza di accertamenti investigativi che hanno consentito di ricostruire quanto realmente accaduto.

Sono stati escussi a sommarie informazioni vari testimoni, che alla lunga hanno ammesso che quella notte, nel bar, c’era stata una vera e propria rissa tra soggetti idi nazionalità albanese, scoppiata per futili motivi, molto probabilmente perché uno si era rifiutato di indossare la mascherina allorquando aveva fatto ingresso nel bar. Quindi, sono stati acquisite le immagini di svariati circuiti di videosorveglianza comunali e privati, che hanno consentito di identificare le autovetture utilizzate dai partecipanti alla rissa per dileguarsi prima dell’arrivo dei Carabinieri.

Il gruppo, quella notte, si spostò a Montevarchi, nei pressi del palazzetto dello sport, dove la rissa proseguì. A quel punto, un amico dell’uomo che aveva avuto la peggio, chiamò il 118, parlando genericamente di una richiesta di soccorso per un investimento. Poi, però, evidentemente l’uomo decise di non farsi trovare, avendo capito che, oltre all’ambulanza, sarebbero giunti sul posto anche i Carabinieri. Il passo conclusivo è stato il riconoscimento fotografico degli uomini che erano a bordo di quelle auto – i partecipi della rissa – il che ha permesso di chiudere definitivamente il quadro indiziario su tre soggetti dei quattro che complessivamente presero parte alla rissa.

I tre sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo.

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