Bilancio regionale 2016: approvata la prima variazione

Gli emendamenti respinti in Consiglio. I sindacati toscani bocciano i tagli in Sanità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2016 21:29
Bilancio regionale 2016: approvata la prima variazione

Firenze– La prima variazione al bilancio di previsione 2016, con proiezione pluriennale 2016-18, è legge della Toscana. Il Consiglio regionale ha infatti approvato il testo, su 36 votanti, con 22 voti a favore e 14 contrari. Nessun consigliere si è astenuto. La proposta di legge è stata approvata dopo che l’Aula, a maggioranza, aveva respinto tre blocchi di ordini del giorno presentati dalle opposizioni.

Tra gli emendamenti presentati dal consigliere Andrea Quartini, le richieste avanzate alla Giunta chiedevano di “non svincolare i contributi delle aziende sanitarie per la realizzazione di progetti ed attività per il sistema sanitario regionale e per la tutela della salute dei cittadini”. Tra i progetti individuati: i fondi per le comunità terapeutiche, quelli per la gestione del rischio clinico, per la riduzione delle liste d’attesa, il fondo per la non autosufficienza, per la prevenzione e la presa in carico di problemi tossicologici per i detenuti, per la vita indipendente, per le verifiche di vulnerabilità sismica, l’assistenza odontoiatrica “penalizzata al massimo” ha rilevato il consigliere.

Tra gli emendamenti illustrati in Aula dal consigliere Paolo Sarti, quelli per impegnare la Giunta a “mantenere il vincolo di destinazione” su interventi volti a “tutelare progetti importanti” tra i quali quelli per la disabilità, la promozione della salute dei migranti, la vita indipendente. “Molte richieste – ha detto Sarti – sono arrivate direttamente dal territorio e quindi particolarmente sentite”.

Nell’emendamento presentato da Stefano Mugnai, che nel corso della sua illustrazione ha parlato di una variazione di bilancio che “riconduce in cassa risorse già erogate e destinate ai servizi sanitari propriamente detti”, la richiesta alla Giunta era per “adoperarsi affinché il livello di spesa farmaceutica ospedaliera sia riportato, dal 2016 in poi, entro i tetti previsti di incidenza sul fondo sanitario”.

Tagliare 47 milioni di euro di stanziamenti già decisi per finalità importanti (dalla non autosufficienza alle liste d’attesa) e utilizzarli per ripianare il disavanzo nei conti della sanità toscana è un tradimento degli impegni presi verso i cittadini e i loro bisogni. E’ il giudizio di CGIL, CISL e UIL della Toscana sulla variazione di bilancio approvata oggi dal Consiglio regionale, che prevede di recuperare 47 milioni di euro stanziati per il biennio 2014-2015 e non spesi dalle Asl e utilizzarli per ripianare la maggior spesa verso le case farmaceutiche.L’assessore regionale Saccardi ha giustificato il disavanzo sulla farmaceutica con la scelta di vaccinare più persone contro la meningite B.

“Non discutiamo se sia giusto o meno il piano di vaccinazione – replicano Mauro Fuso, Rossella Bugiani e Paolo Camelli, componenti delle segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil - ma di certo non si possono sottrarre risorse già destinate ad altri bisogni, altrettanto urgenti. Oltre 5 milioni svincolati dalla non autosufficienza, 2,7 milioni dalle Case della salute, oltre 2,2 milioni dalla odontoiatria, quasi 900 mila euro svincolati per i progetti relativi all’abbattimento delle liste di attesa per la diagnostica.

E ancora, risorse svincolate per la prevenzione e la cura delle dipendenze, per le cure intermedie, per la sanità d’iniziativa, per il codice rosa, per l’abbattimento delle liste di attesa per i trapianti. Se quelle risorse sono ancora in cassa è perché le Ausl, le Aou e i loro dirigenti (con grandi differenze tra l’una e l’altra) non sono stati capaci di spenderle, ma è profondamente ingiusto far ricadere le conseguenze di questa incapacità sui cittadini che attendevano risposte ai loro bisogni: famiglie di non autosufficienti, soggetti schiavi di una dipendenza, donne maltrattate, cittadini in attesa di un esame diagnostico.

Per loro si tratta di una doppia beffa: non solo non hanno ricevuto le risposte ai loro bisogni nei tempi che la Regione aveva pomposamente annunciato, ma ora perderanno anche la speranza di averla quella risposta, perché i soldi non ci sono più.”“Gli stanziamenti della Regione Toscana così diventano come i carrarmati di lontana memoria, sempre gli stessi, ma buoni per essere esibiti più e più volte. I bisogni dei toscani però non sono virtuali e hanno bisogno di risorse vere, stanziate e poi conseguentemente spese, bene e secondo la finalità annunciata.

Ne va della qualità del sistema socio-sanitario e della credibilità delle istituzioni e di chi le guida.” Per questo Cgil, Cisl e Uil della Toscana chiedono alla Regione di convocare immediatamente il tavolo di confronto sulla sanità.

Questo il dettaglio delle risorse recuperate (in milioni di euro) perché non spese nelle diverse Ausl: Ausl 1 - 1,990; Ausl 2 – 5,759; Ausl 3 – 1,210; Ausl 4 – 1,271; Ausl 5 – 2,270; Ausl 6 – 3,512; Ausl 7 – 1,890; Ausl 8 – 5,791; Ausl 9 – 1,179; Ausl 10 – 5,488; Ausl 11 – 1,468; Ausl 12 – 1,056; Aou Pisa – 0,330; Aou Siena – 1,500; Aou Careggi – 9,012; Meyer – 0,760; Ispo – 2,428.

In evidenza