“Bassa Acidità”: una pratica commerciale ingannevole

Poiché induce il consumatore a credere che il prodotto possieda caratteristiche particolari. Mosca dell’olivo: risoluzione chiede legge speciale per la Toscana. Vola spesa “green” con bio, vendita diretta e Dop. Il 13 e 14 dicembre è in programma il “GocciOlio”. La Val d'Orcia celebra l'oro verde con la XXI edizione della Festa dell'olio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2014 14:47
“Bassa Acidità”: una pratica commerciale ingannevole

Firenze, 4 dicembre 2014 – Nell’ambito della campagna mirata al controllo della filiera olivicola toscana, il personale del Corpo forestale dello Stato ha verificato la regolarità del prodotto offerto al pubblico in 44 punti vendita appartenenti a 7 catene della Grande Distribuzione Organizzata presenti nel territorio Toscano. I controlli hanno accertato irregolarità nei dispositivi di etichettatura confezionati da tre distinte imprese olearie toscane presenti in provincia di Siena e Grosseto.

Complessivamente sono stati operati 57 sequestri amministrativi che hanno interessato 674 confezioni di olio extra vergine di oliva etichettate con dispositivo irregolare poiché recante il riferimento fraudolento alla “bassa acidità” del prodotto. Contestualmente sono state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 18.000,00 euro per pratica commerciale ingannevole. L’attività del Corpo forestale dello Stato nasce dalla presa d’atto che risultano in commercio numerose marche di olio extra vergine di oliva che riportano in etichetta riferimenti ai più vari attributi qualitativi, con l’intento di distinguere quel prodotto specifico dagli altri appartenenti alla stessa categoria merceologica ed attirare così l’attenzione del consumatore, condizionandolo nelle scelte di acquisto.

Tali pratiche commerciali risultano spesso al limite con gli obblighi normativi, per la mancanza dei prescritti requisiti di trasparenza delle informazioni che vengono veicolate al consumatore con i dispositivi di etichettatura, con la presentazione e con la pubblicità dei prodotti alimentari. La commercializzazione di oli extra vergini di oliva etichettati con dispositivi che riportano la dizione generica “Bassa Acidità” risulta una pratica commerciale ingannevole poiché induce il consumatore a credere che il prodotto possieda caratteristiche particolari e migliori rispetto a tutti gli altri prodotti appartenenti alla stessa categoria merceologica (Olio extra vergine di oliva”, in questo caso), i quali, invece, per legge, devono tutti possedere un tenore di acidità basso.

La normativa comunitaria e nazionale prescrive che l’indicazione dell’acidità possa essere specificamente riportata in etichetta solo se accompagnata, in caratteri delle stesse dimensioni e nello stesso campo visivo, dal valore di specifici parametri chimici (come l’indice dei perossidi, il tenore di cere e l’assorbimento all’ultravioletto) che, nel loro insieme, forniscono un profilo qualitativo completo dell’olio extra vergine presente in quella bottiglia. L’acidità riportata fuori contesto, invece, induce erroneamente a creare una scala di qualità assoluta fuorviante per il consumatore.

In Toscana, nel corso dell’attuale campagna olearia, caratterizzata dalla nota crisi di produzione di olio in tutto il territorio nazionale e particolarmente nella nostra regione, il Corpo forestale dello Stato ha attivato una campagna di controllo ad ampio raggio che interessa tutti i segmenti della filiera: dalla produzione alla trasformazione, fino alla commercializzazione del prodotto sugli scaffali di vendita. Al calo di produzione è seguito il fisiologico incremento dei prezzi dell’olio extra vergine di oliva, sia all’ingrosso che al dettaglio, stimato attorno al 40 % rispetto allo scorso anno.

Dai dati investigativi in possesso del Corpo forestale dello Stato risulta che l’elevato valore raggiunto sul mercato dall’”oro giallo”, stia attirando forti interessi da parte di associazioni criminali che, attratte da facili guadagni, stanno operando significativi traffici illegali di prodotti di scarsa qualità basso valore qualitativo, o addirittura oggetto di furto come sta accadendo in Puglia, a danno delle produzioni nazionali, ed in particole di quelle toscane di eccellenza. Per tutti questi motivi, viene riservata particolare attenzione alle verifiche sulla movimentazione dei prodotti olivicoli (olive ed olio), al fine di prevenire ed eventualmente reprimere frodi a danno dei consumatori e della regolarità del mercato. Il Corpo forestale dello Stato conferma il proprio ruolo nell’ambito del controllo dei prodotti agroalimentari nazionali di qualità a difesa del consumatore, dei produttori e degli operatori di mercato che operano nel rispetto della legge.Aula compatta sulla proposta di risoluzione preparata dalla commissione Agricoltura che impegna la Giunta toscana ad attivarsi, in concorso con le altre Regioni interessate, per chiedere al Ministero delle politiche agricole e forestali il riconoscimento di “evento calamitoso per infestazione parassitaria dovuta alla mosca olearia, in quanto non inclusa nel piano assicurativo agevolato 2014”, nonché una “legge speciale che aiuti tutto il comparto ed abbia adeguate risorse economiche”. Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità il documento nato dalla necessità di favorire politiche a sostegno degli olivicoltori duramente colpiti dalla cosiddetta “mosca dell’olivo” che ha infestato la coltura raggiungendo livelli fino ad oggi mai visti in Toscana. La risoluzione chiede inoltre alla Giunta di mettere in campo una “adeguata campagna di informazione e comunicazione a sostegno dell’olivicoltura toscana che spieghi questa difficile, ma transitoria, fase” invitandola a “valutare la possibilità di attivare una misura specifica nel programma di sviluppo rurale 2014-20 per avviare nuovi approcci strutturali sul territorio”.

Viene inoltre chiesto di “rafforzare, anche in relazione al calo produttivo determinatosi nella stagione in corso, i controlli concernenti la tracciabilità degli oli d’oliva, al fine di prevenire ulteriori fenomeni di contraffazione in danno della filiera regionale e nazionale” ed impegna la Regione a “perseguire le azioni presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l’Unione Europea affinché vengano dedicate attenzioni e risorse al settore dell’olivicoltura”. Le motivazioni che hanno indotto la commissione Agricoltura a presentare la risoluzione muovono dalle “particolari condizioni climatiche che si sono verificate fin dal gennaio 2014 e che hanno determinato il proliferare della batrocera oleae, meglio nota come mosca dell’olivo”.

Si considera quindi “il calo di produzione, con punte che arrivano all’80 per cento”, che ha messo in seria crisi le aziende nonché tutto il settore commerciale collegato, con ripercussioni a livello occupazionale. Quindi, si fa riferimento al “brusco calo produttivo che potrebbe di fatto far perdere importanti quote di mercato per l’olio toscano tipico facilitando fenomeni di contraffazione degli oli, con importazioni di prodotto di scarsa qualità e dubbia provenienza”. Vista la necessità di “preservare e tutelare la qualità dell’olio toscano”, nonché “di sostenere e salvaguardare l’esistenza delle imprese interessate”, la commissione consiliare ha ritenuto opportuno presentare una risoluzione specifica in Aula, al fine anche di arginare le ripercussioni a livello occupazionale e per chiedere politiche in grado di bloccare gli “effetti negativi a catena sul paesaggio e sulla tutela del suolo”.Mille punti vendita diretta di Campagna Amica tra fattorie, aziende agricole, agriturismi, mercati e botteghe spingono la spesa “green”.

Coldiretti taglia lo storico traguardo dei mille presidi dove ogni giorno migliaia di consumatori toscani, si recano per fare la spesa direttamente dal produttore scegliendo consapevolmente di mangiare sano, sicuro, trasparente e locale.

Dal biologico al km zero, dai prodotti sfusi alle denominazioni di origine (Dop e Igp) lo stile consumo di un sempre più maggiore numero di toscani vira verso acquisti più mirati, attenti e puntuali cercando di evitare sprechi a tavola e di fare acquisti misurati alle necessità. 8 toscani su 10 (82%) cercano di riempire il carrello della spesa con prodotti italiani al 100% e di questi, ben il 52%, più della metà quindi, è disposto a pagare anche qualcosa di più.

Un popolo, quello dei consumatori “green” che sanno esattamente cosa vogliono mangiare, che è finalmente maturo per diventare anche una community digitale. Decolla l’arrivo del Natale in Toscana il progetto “Stai con noi” promosso da Coldiretti eCampagna Amica (info su www.toscana.coldiretti.it) che permetterà a tutti coloro che sceglieranno di farne parte (è gratuito!) di diventare consumatori digitali privilegiati e di essere periodicamente informati tramite newsletter delle iniziative, degli appuntamenti, degli eventi della più grande rete nazionale di vendita diretta e delle notizie in materia di alimenti e cibo.

Per entrare a far parte della community basta compilare il modulo presso uno degli oltre 70 mercati di Campagna Amica presenti tra piazze, borghi e centri storici cittadini, le sedi Coldiretti oppure sul sito www.toscana.coldiretti.it ed inviarlo, anche via mail (scannerizzando il modulo), all’indirizzo campagnamica.toscana@coldiretti.it. Con questa iniziativa Coldiretti vogliono rafforzare il “dialogo” con il consumatore della rete di Campagna Amica per offrirgli tante occasioni per fare la spesa a km zero risparmiando e mangiano sano.

L'associazione Etruria Promozione con la collaborazione del Consorzio del Chianti Classico Olio DOP, ha definito il programma della nuova manifestazione a denominazione registrata e intitolata il “GocciOlìo”. Questa nuova rassegna si svolgerà nell’ area Expo Valdelsa in loc. Chiano in prossimità dell’uscita autostradale Poggibonsi Nord, nei giorni di Sabato 13 e domenica 14 Dicembre 2014. Sarà l’occasione per apprezzare i prodotti delle aziende dell’area senese e fiorentina, ma anche per approfondire la conoscenza del mondo oleario attraverso momenti di formazione e informazione. Ormai da tempo la riscoperta delle tradizioni legate al proprio territorio crea interesse e diffonde cultura connessa alle origini dei prodotti del comprensorio. Alessio Berni presidente di Etruria Promozione, fa sapere "il “GOCCIOLIO” sarà una manifestazione che oltre agli aspetti espositivi e informativi, riporterà alla luce vecchi modi di produzione l'olearia, con una particolare tecnica di spremitura delle olive che si trasformerà in una gara tra i vari concorrenti, partecipanti a questa nuova sfida. Proprio per la realizzazione questa rievocazione , abbiamo realizzato delle particolari attrezzature necessarie alla spremitura delle olive.

Dietro alla competizione, che animerà la contesa tra le varie compagini partecipanti, si intende valorizzare e far conoscere le caratteristiche benefiche dell'olio, che si porta con se una storia millenaria."

Un’ esplosione di sapori, profumi e folclore popolare, l'occasione per visitare paesaggi famosi nel mondo e per degustare la nuovissima annata dell'olio extravergine. Tutto questo è la Festa dell’Olio, giunta alla sua XXI edizione, al via venerdì 5 e in programma fino a lunedì 8 dicembre a San Quirico d’Orcia (Siena). Ad inaugurare la quattro giorni di festa, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco, l’apertura della mostra, venerdì 5 dicembre a Palazzo Chigi Zondadari, “Non di pennello – Gli intarsi di Rolando Scarpini” (ore 18) con preludio musicale di InChanto.

Abile artigiano, dotato di grande volontà, interesse per le altre forme d’arte e buona tecnica - affinata nei tanti anni di esperienza -, Scarpini ha sempre mostrato nei suoi lavori grande ingegno, creatività e qualità artistiche. Riproduzioni di antichi e preziosi elementi d’arredo, ma anche creazioni frutto di una raffinata fantasia hanno iniziato a prendere forma. Con il tornio ha realizzato oggetti inusuali come il “cryptex” di Leonardo (“Codice da Vinci”), lavorando non solo i legni ma anche i metalli, o di liuteria come la serie di flauti dolci in olivo.

Infine la tecnica dell’intarsio applicata ai paesaggi della Val d’Orcia. «La scelta di quest’anno – spiega l’assessore al turismo Luciano Gorelli – va ancora di più nel senso della continuità e del rispetto del lavoro dei nostri olivicoltori che, anche in un’annata di grande sofferenza hanno deciso di dare il loro prezioso contributo alla promozione di uno dei nostri prodotti di punta dell’agricoltura d’eccellenza». Sabato 6 dicembre alle 10, apertura degli stand lungo le vie del centro storico dove turisti e visitatori potranno degustare l’olio nuovo direttamente dai produttori, mentre alle 16, a Palazzo Chigi Zondadari, si svolgerà la presentazione della rivista “Via Francigena and the European cultural routes”, dell’Associazione europea delle Vie Francigene con uno speciale su Val d’Orcia e Amiata.

La giornata proseguirà con lo spettacolo musicale itinerante per le vie di San Quirico d’Orcia del gruppo Zastava Orkestar e l’inaugurazione di “A different vision”, la Val d’Orcia vista dai fotografi del Tpw (ore 18, Palazzo Chigi Zondadari). Nel terzo giorno di festa, domenica 7 dicembre alle 11.30 in Palazzo Chigi Zondadari, si terrà la cerimonia di premiazione “Extravergine 2014”. La giornata di domenica proseguirà con “Olio nel vento” e l’esibizione delle bandiere del Barbarossa che salutano l’olio nuovo (ore 15) e la Quadriglia storica del Giglio a rinnovare lo storico gemellaggio con l’Isola dell’Arcipelago toscano (ore 16.30 e ore 22 in Piazza della Libertà).

Il gran finale della Festa dell’Olio, lunedì 8 dicembre alle 17 in Piazza della Libertà, sarà affidato alla consegna del premio “Buono come l’olio” riservato alle aziende olivicole del territorio.

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