Bancarotta fraudolenta e frode fiscale: arrestati 2 imprenditori e 8 persone denunciate

Dal Comando Provinciale Prato della Guardia di Finanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2015 23:33
Bancarotta fraudolenta e frode fiscale: arrestati 2 imprenditori e 8 persone denunciate

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Prato stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale, D.ssa Silvia Isidori, su proposta del Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Sangermano, nei confronti di due imprenditori toscani: V.G., classe 1957 (uomo) e V.S., classe 1979 (donna) figlia del primo, indagati a vario titolo, unitamente ad altri 2 imprenditori D.A.C. classe 1955 (uomo) e P. A. classe 1949 (uomo) e 6 professionisti V.M. classe 1965 (uomo), F.R. classe 1969 (donna), C.F. classe 1966 (uomo), C.S. classe 1965 (uomo), C.L. classe 1960 (uomo) e B.G. classe 1963 (uomo) per i reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale.

I provvedimenti eseguiti questa mattina, tra cui perquisizioni nelle provincie di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia, traggono origine da una complessa attività investigativa, avviata dalle Fiamme Gialle pratesi ad inizio 2014, in ordine alle condotte illecite di una nota impresa operante nel settore della grande distribuzione, il cui stato di insolvenza era stato dichiarato dal Tribunale di Prato nel 2013.

Le indagini di p.g., che hanno anche tratto spunto dallo sviluppo di alcune "segnalazioni per operazioni sospette" inerenti agli indagati e pervenute dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della G. di F., hanno portato alla luce l'esistenza di un sodalizio criminale, composto da imprenditori e professionisti locali, che ha cagionato alla S. S.r.l. uno stato passivo di oltre 150 milioni di Euro attraverso la spoliazione dei beni aziendali, la distrazione di ingenti liquidità di cassa e la correlata falsificandone dei bilanci.

Parallelamente a ciò le Fiamme Gialle hanno avviato anche verifiche fiscali nei confronti delle società coinvolte che hanno portato alla rilevazione di violazioni tributarie e previdenziali per oltre 33 milioni di Euro.

Il GIP ha inoltre disposto il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca per "equivalente" di disponibilità patrimoniali e finanziarie detenute dagli arrestati fino al raggiungimento del valore di 10 milioni di Euro.

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