Bambagioni: '5 anni di panchina faranno bene al Pd fiorentino'

Il candidato della Lista Schmidt: “Sullo Stadio errori imperdonabili. Commisso risorsa incredibile per tutta Firenze"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2024 18:36
Bambagioni: '5 anni di panchina faranno bene al Pd fiorentino'

Firenze, 20 mag. – “Un tempo una giunta cosiddetta di sinistra avrebbe fatto della rigenerazione urbana un fiore all’occhiello della sua azione amministrativa e, invece, quella dello Stadio Franchi è stata una grande occasione persa. È mancata la capacità di fare sistema tra proprietà, che legittimante vuole che gli investimenti rendano, pubblica amministrazione, che dovrebbe saper far sviluppare in modo armonico il tessuto urbano, e cittadini del quartiere, che devono poter vivere serenamente.

Proprio questa incapacità si è tradotta in una gestione sempre più difficoltosa e impattante delle singole partite oltreché in incertezze sul futuro della Fiorentina e del Franchi stesso”. Interviene così Paolo Bambagioni, candidato della Lista civica Eike Schmidt. “Sono convinto che Rocco Commisso e la sua visione innovativa di calcio – aggiunge Bambagioni – sia una risorsa incredibile per la Fiorentina ma anche per tutta Firenze.

Un sindaco-manager come Eike Schmidt può lavorare per recuperare un rapporto con la proprietà che si è comprensibilmente logorato a causa di tutti questi inutili tira e molla, di queste impuntature e di queste opzioni impossibili come Mercafir o Padovani, per non parlare del Pnrr.

Insieme, ragionando a uno stesso tavolo e coinvolgendo tutti i sindaci della città metropolitana se occorre oltre ai vari portatori d’interesse, costruiremo l’opzione migliore”. “Ci sono stati errori imperdonabili da parte del sindaco Nardella – evidenzia Bambagioni -: la gestione di questo tema è lo specchio di una incapacità di governo che, da oltre 20 anni, produce scelte sbagliate od occasioni perse: la città non può più permetterselo”. “Cinque anni in panchina faranno bene all’attuale amministrazione che potrà riordinare le idee e capire gli errori”, conclude.

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