Aziende in difficoltà, la Cassa Integrazione non è a vita

Una parte dei lavoratori ex Isi che non possono accedere alla mobilità perchè non hanno un'anzianità sufficiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2014 18:10
Aziende in difficoltà, la Cassa Integrazione non è a vita

Le iniziative per il sostegno al reddito e la ricollocazione dei lavoratori ex Isi (ex Electrolux) di Scandicci che non possono accedere agli ammortizzatori sociali previste dalla convenzione firmata dalla Regione con la direzione regionale di Inps sono state illustrate ai lavoratori nel corso di un incontro tecnico al quale hanno preso parte le organizzazioni sindacali, i vertici dell'Inps regionale e Italia Lavoro. La Regione, dopo aver registrato la situazione di una parte dei lavoratori ex Isi che non possono accedere alla mobilità perchè non hanno un'anzianità sufficiente, ha presentato al ministero del Lavoro un programma nell'ambito dell'azione per il reinserimento lavorativo Welfare to work.

Il ministero ha risposto positivamente e ha dato il via libera alla firma della convenzione. L'incontro di oggi è un ulteriore passo avanti verso la piena operatività del progetto. "La Regione è pronta - commenta l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini - ha già predisposto tutti gli atti necessari ad attuare l'intervento. Si tratta di un programma straordinario, realizzato nell'ambito dell'azione di sistema Welfare to work, per rispondere ai gravi problemi dei lavoratori ex Isi che non possono usufruire di ammortizzatori sociali e sono quindi senza alcuna copertura economica".

Grazie alle risorse non utilizzate di Welfare to work potranno essere coinvolti fino a 120 lavoratori. Ad oggi, sappiamo che dovrebbero essere circa in 70 a trovarsi in condizioni di particolare difficoltà". Per questo programma al sostegno al reddito sono destinati 1 milione e 195 mila euro, quota assegnata alla Regione Toscana dal ministero del lavoro sulla base delle risorse residue del programma Welfare to work. A questi si devono aggiungere 600 mila euro che si tradurranno in bonus di 5000 euro, messi a disposizione per favorire l'assunzione di ciascuno dei lavoratori da parte di una nuova azienda.

Il sussidio, erogato dall'Inps, sarà pari a 830 euro mensili per 12 mesi. Il programma prevede che i lavoratori che percepiranno il sussidio vengano attivati, tramite iniziative di orientamento di base e orientamento professionale specialistico, mirato alla definizione del bilancio di competenze e a chiarire gli obiettivi professionali e il percorso per raggiungerli. Sono inoltre previsti, come si è detto, bonus del valore massimo di 5 mila euro, per imprese interessate ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori destinatari dell'intervento. Una volta che l'inps avrà precisamente indicato i nominativi dei lavoratori senza Aspi, il prgramma potrà essere attivato.

Daniele Calosi segretario della Fiom di Firenze, ha dichiarato che è stato presentato un interpello all'Inps nazionale affinchè a tutti i lavoratori ex ISI sia concessa la mobilità L'azienda Carapelli spa, con stabilimenti a Tavarnelle (Fi)e Inveruno (Mi) necessita del rifinanziamento per la prosecuzione della cassa integrazione in deroga. Ancora in attesa di un piano industriale capace di tutelare gli attuali livelli occupazionali; entro il 27 di aprile servono delle risposte, "a rischio altrimenti - avvisano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - il licenziamento di molti lavoratori della multinazionale Doleo". Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e chiede alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana specifiche iniziative degli Enti Locali, oltre che del Governo anche in sede Europea, "per proteggere il lavoro dell'industria agroalimentare italiana da speculazioni culturali che banalizzano la qualità dei prodotti a livello di marchio, senza imporre regole certe sulla tracciabilità dei prodotti commercializzati e sulla qualità del lavoro che questi prodotti produce".

Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità La Shelbox al centro del Consiglio provinciale di Firenze odierno, alla presenza anche della Rsu dello stabilimento e del Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti. Dopo il benvenuto del Presidente del Consiglio provinciale Piero Giunti, la comunicazione del Presidente della Provincia e assessore al Lavoro Andrea Barducci sullo stabilimento di Castelfiorentino. "Siamo in presenza di una vertenza di un'azienda che - ha detto Barducci - di per sè, all'inizio, non aveva motivo di essere considerata in crisi".

C'è stato un processo manageriale non all'altezza. Lo hanno ribadito anche i lavoratori "con chiarezza ma anche con sobrietà, con una voglia di andare avanti, di ascoltare tutti, con una rappresentazione sera del problema. Hanno cercato un'apertura vera del territorio. Si è teso a fare della Shelbox un patrimonio di tutti e non solo di chi ci lavora. Noi abbiamo assecondato questa linea". Sottolineato l'impegno, per la Provincia, della D.ssa Carmen Toscano e di Stefania Palli. Il 5 marzo scadeva la cassa integrazione e questo avrebbe portato un macigno sul futuro dei lavoratori e avrebbe compromesso le prospettive per l'azienda.

Il rinnovo della cassa è stato un punto dirimente per trovare un nuovo imprenditore (Di Lauro). Scherzosamente, ma convintamente, Barducci ha spiegato che si è trovata una via d'uscita al novantesimo minuto se non al terzo minuto dei tempi di recupero. Ci sono sei mesi di ammortizzatori che andranno usati proficuamente. La vertenza aiuta anche a pensare come eventuali riforme degli ammortizzatori sociali richiedono attenzione. Si può esprimere una valutazione sulla proposta arrivata per la Shelbox? Per Barducci è importante che non si sia garantito nessun risultato in automatico, ma si è ragionato sul tipo di produzione portato avanti.

Si dovranno trovare enti per testare prove di produzione per zone che potrebbero rispondere, per loro esigenze di risanamento. Non si è ragionato su promesse, ma su processi e test. Si è insomma aperto un varco, vero, nel quale, ha poi spiegato il Sindaco Occhipinti, inserirsi per ricostruire un tessuto produttivo in un processo complessivo di rilancio del Paese. Per Occhipinti la Provincia, con Carmen Toscano, ha condotto con serietà e capacità la sua funzione nella vertenza. Per Massimo Simoncini, della Rsu, "siamo davanti a una vittoria parziale: sarà intera quando ciascuno di noi lavorerà.

Di Lauro è stato determinante ma, credo, anche la serietà di tutti i lavoratori. Questi passi non sarebbero stati possibili senza la partecipazione di tutta la comunità di Castelfiorentino, come del Sindaco e del Presidente della Provincia, di Carmen Toscano, dei consiglieri Calò, Bartaloni e Capecchi". Il consigliere provinciale Riccardo Lazzerini (Sel) coglie "con favore le notizie giunte finora, che auspichiamo si estendano anche ad altre vertenze, prima della fine della legislatura: sono contento che la Provincia abbia influito positivamente.

Questo ente, nonostante gli attacchi subiti, assolve funzioni importanti". Marco Cordone (Lega Nord) vede nella Shelbox "un'importantissima azienda, un simbolo dell'Empolese Valdelsa, le cui sorti hanno ricadute su tutto il territorio. Le istituzioni hanno lavorato molto bene. Ricordo con commozione la fiaccolata per la Shelbox e sono contento di questo inizio di esito positivo. Ho sempre partecipato a tutte le iniziative promosse a sostegno dei lavoratori della Shelbox". Samuele Baldini (Udc): "Credo nel valore sociale dell'impresa.

Tante volte ci siamo lamentati di una cattiva politica e abbiamo registrato una cattiva imprenditoria. Siamo oggi davanti a uno scenario diverso". "Questa vicenda - ha detto Manola Aiazzi (Pdl) - mi ha richiamato quella della Ginori, richiamata anche dal Presidente Barducci. C'è stata, a livello politico, una collaborazione vera e costruttiva tra maggioranza e minoranze". Per Andrea Calò, per Rifondazione comunista, "ciascuno ha dato dare un contributo per l'esito positivo di questa vicenda: siamo agli inizi di una soluzione.

Questo Consiglio non si deve sentire 'sciolto' dal tema dopo questa comunicazione. Il presidio resta ancora in piedi. Non è una vertenza locale in senso stretto, perché parla ai lavoratori che sono impegnati a difendere il loro lavoro in altre aree e stabilimenti". Salvatore Barillari, per il Gruppo Misto, constata che c'è un entusiasmo serio per questa vertenza "condotta in modo esemplare viste le premesse e le possibili prospettive. Finalmente, oggi, possiamo parlare positivamente di una vicenda che ci ha tenuto tutti preoccupati". Alessandro Cresci (Progetto Toscana - Idv) ha ringraziato i lavoratori, il Sindaco e il Presidente della Provincia: "Aspettiamo gli esiti dei prossimi incontri.

Il merito è principalmente dei lavoratori della Shelbox". Per Sandro Bartaloni (Pd) "la manifestazione di interesse è solida, possiamo verificare il tasso di attendibilità, ma intanto c'è un maggiore respiro per comprendere e far comprendere qual è il tasso di competitività del nostro territorio". La Provincia è "un'azienda in liquidazione e anche per questo l'attenzione alle vertenze deve essere massima". "La trincea è stata difficilissima ed è ancora presidiata - ha spiegato il Presidente Andrea Barducci, al termine degli interventi - Dovremo lavorare fino all'ultimo giorno utile intorno a questa e ad altre vertenze".

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