Tagli Intercity e deviazione Frecciabianca, la Toscana chiama i parlamentari

Ceccarelli: “Non ci stiamo”. Lettera ai parlamentari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2014 16:06
Tagli Intercity e deviazione Frecciabianca, la Toscana chiama i parlamentari

L'assessore regionale a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, commenta la decisione di Trenitalia di tagliare una coppia di intercity e l'annuncio della deviazione del Frecciabianca 9762 dalla Tirrenica alla dorsale appenninica: "Non sono questi i provvedimenti che attendevamo. Non è certo questa la svolta che avevamo chiesto per dare agli utenti le risposte attese in materia di servizi ferroviari. Non ci stiamo, dalla Regione non verrà nessun via libera". "Sia per i Frecciabianca che per gli intercity – continua - la nostra posizione resta invariata: niente doveva modificarsi, né sulla Tirrenica né sulla dorsale appenninica, in relazione agli intercity, in attesa che il Governo si confrontasse seriamente con le Regioni circa le richieste avanzate da Trenitalia per il mantenimento dell'attuale programmazione.

In realtà l'intervento per evitare questi tagli non ha modificato la posizione di Trenitalia, che continua a chiedere al Ministero 30 milioni di euro, ad oggi non disponibili. Nel frattempo abbiamo assistito ai primi tagli sugli intercity. Si tratta di un intervento che ha avuto, per ora, un impatto ridotto, ma che a giugno poterebbe produrre effetti assai più consistenti per migliaia di utenti toscani". "Per questo motivo - annuncia Ceccarelli-, scriverò a tutti i parlamentari toscani, affinché svolgano un ruolo attivo, nei confronti del Governo da poco insediato, nei tempi più stretti possibile, visto che l'orario di giugno sarà determinato di qui a breve.

Per quanto riguarda i Frecciabianca sulla tirrenica invece, secondo quanto comunicatoci da Trenitalia, la soluzione sostitutiva per l'utenza in conseguenza della deviazione del 9762, sarebbe rappresentata dall'anticipo dell'orario del Frecciabianca 9764, come concordato dal Comitato dei pendolari con il Ministero. Quello che voglio ribadire con chiarezza - conclude Ceccarelli – è che non esiste alcun assenso della Regione su questi tagli e su queste modifiche di orario".

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