Seves: una manifestazione di interesse per lo stabilimento fiorentino

E arriva anche il rinnovo della CIG ai lavoratori Shelbox

Redazione Nove da Firenze
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04 marzo 2014 22:19
Seves: una manifestazione di interesse per lo stabilimento fiorentino

FIRENZE– Dopo una giornata intensa e sofferta è arrivata la buona notizia: il Giudice ha concesso il rinnovo della Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori della Shelbox di Castelfiorentino, l'azienda costruttrice di case mobili fallita il 6 marzo dello scorso anno. Alle 14:00 si è tenuto l'incontro istituzionale alla presenza di Livia Marinetto per la Regione Toscana, del Presidente della Provincia, del Sindaco di Castelfiorentino, del consulente, del curatore fallimentare, della Fiom e della Rsu Shelbox. Nel corso dell'incontro convocato oggi in Regione dall'assessore alle attività produttive e lavoro Gianfranco Simoncini sulle prospettive dell'azienda Seves è stata data informazione dell'esistenza di una manifestazione di interesse da parte di Progetto 3, un raggruppamento industriale intenzionato ad investire sullo stabilimento fiorentino per la produzione di vetro mattone.

All'incontro hanno partecipato Provincia e Comune di Firenze, le Rsu e le organizzazioni sindacali provinciali di categoria. “Abbiamo preso atto positivamente dell'esistenza del progetto – ha sintetizzato l'assessore Simoncini al termine dell'incontro – come pure del fatto che si sta lavorando per costruire una proposta indsutriale complessiva che verrà formalizzata dopo la decisione del tribunale sulla richiesta di applicazione della legge 182 bis”. Dopo aver registrato le preoccupazioni dei sindacati per quanto riguarda la difficoltà di coordinare i tempi della procedura di mobilità che l'azienda ha chiesto per i lavoratori, con quelli degli esiti della 182 bis, Regione, Provincia e Comune di Firenze hanno deciso di convocare al massimo entro una decina di giorni una riunione con le organizzazioni sindacali per fare il punto su questi aspetti, per poi riattivare i contatti con l'azienda.

“Anche sulla base delle affermazioni fatte precedentemente dall'azienda - ha detto l'assessore Simoncini – ci aspettiamo sviluppi positivi per quanto riguarda nuovi investitori la possibilità di subentro”. Proroga della cassa integrazione alla Shelbox: dopo l’assenso del curatore oggi è arrivato anche il sì del giudice delegato. Al termine dell’incontro con il presidente della Provincia di Firenze e con il sindaco di Castelfiorentino, il magistrato ha preso atto che esistono validi presupposti per inoltrare al Ministero la richiesta per prorogare di 6 mesi la cassa integrazione straordinaria per i 130 dipendenti della Shelbox, azienda di Castelfiorentino che opera nel settore dei sistemi abitativi.

“Un ringraziamento non formale va al giudice delegato del Tribunale di Firenze, sezione fallimentare, Silvia Governatori – hanno detto Andrea Barducci e Giovanni Occhipinti all’uscita dal Palazzo di Giustizia – e al curatore fallimentare Mario Marchini. Dopo un attento esame della situazione che si è determinata a seguito della manifestazione di interessa da parte della Di Lauro Consulting, il magistrato ha concesso il suo assenso per la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria.

Confidiamo che da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali vi sia un sollecito accoglimento”. “La nostra soddisfazione è duplice – hanno commentato il presidente della Provincia e il sindaco di Castelfiorentino – Non solo i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo nel momento in cui stavano scadendo i termini per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma da oggi si apre anche una pagina nuova per la Shelbox. Adesso possiamo lavorare con più tranquillità e con un po’ più di ottimismo sulla manifestazione di interesse che è stata presentata e sulle ricadute occupazionali che si potranno generare”. Dopo la manifestazione di interesse formulata dall'Ingegner Marco Di Lauro e le notizie apparse sui giornali, confermate e presentate formalmente lunedì scorso alla curatela, la Fiom Cgil di Firenze ha illustrato le ragioni per procedere al rinnovo della cassa integrazione chiedendo alle parti di valutare anche il nuovo elemento della proposta come previsto dalla Legge.

Le argomentazioni sono risultate utili per sciogliere il nodo della vertenza. Dalla discussione sono emersi infatti gli elementi che hanno permesso di giungere alla firma dell'accordo senza chiedere la firma delle liberatorie ai lavoratori. "Siamo doppiamente soddisfatti di aver ottenuto ulteriori sei mesi di cassa che ci servono da una parte per verificare la fattibilità degli intenti dichiarati nei giorni scorsi dalla Di Lauro Consulting e dall'altra perché il rinnovo garantisce un sostegno al reddito fondamentale per i lavoratori e permette di non disperdere le professionalità utili a far ripartire l'attività industriale" è il commento di Stefano Angelini della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze.

"L'accordo, aggiunge, ci soddisfa anche perché, come chiedevamo, non prevede la firma delle liberatorie che fino a poche ore prima sembravano essere elemento vincolante. Domattina si terrà l'assemblea dei lavoratori e già nei prossimi giorni chiederemo un incontro istituzionale con il soggetto che si è affacciato con interesse all'affitto dell'azienda, al fine di rilanciare un'attività importante per il nostro territorio."

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