Sottopasso viale Talenti, Aduc presenta esposto alla Procura di Firenze

Aduc: "Stanno giocando con la nostra sicurezza? Esposto all'autorità giudiziaria"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2014 15:18
Sottopasso viale Talenti, Aduc presenta esposto alla Procura di Firenze

Firenze - Da un sopralluogo effettuato da tecnici incaricati dall'Associazione Aduc emerge una situazione non esattamente rassicurante del sottopasso di Viale Talenti. "Si premette, per evitare inutili allarmismi, che non ci sono rischi per gli edifici vicini al sottopasso. Ma l'evidente cedimento del muro che delimita la carreggiata riservata alle auto è certamente dovuto a grossolani errori nella costruzione. Se la progettazione e/o l'esecuzione dei lavori fossero stati effettuati ad arte, il muro avrebbe dovuto sopportare indenne i carichi e le infiltrazioni.

Non è infatti un'opera particolarmente complessa dal punto di vista tecnico, tutt'altro" questa la nota dei rappresentanti degli utenti e consumatori. Si dubita anche della validità dei meccanismi di monitoraggio delle opere pubbliche da parte dell'Amministrazione. "Come è possibile che lavori quali quelli effettuati recentemente per la tranvia non abbiano quantomeno indotto ad effettuare seri controlli sulla stabilità della parte dell'opera preesistente, che avrebbero potuto rivelare i sintomi di quello che oggi è accaduto? "A questo si aggiunge un iniziale e preoccupante cedimento anche del muro sul lato opposto, dove transita la tranvia.

E' improbabile che i lavori di consolidamento effettuati ad oggi (profilati di acciaio orizzontali) siano risolutivi. Sono quasi certamente interventi provvisori, cui probabilmente seguirà una fase di monitoraggio in vista di un nuovo e probabilmente pesante intervento di consolidamento definitivo o anche di rifacimento totale dell'intero sottopasso". "Quindi, la preannunciata riapertura tra poco tempo cosa comporterà? Ci sarà un monitoraggio quotidiano? Si programmeranno nuovi lavori, e di quale entità? "Infine, esporremo la questione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti affinché accertino le responsabilità di tali errori di costruzione che costano (e costeranno ancora) fortissimi disagi alla circolazione e per la finanza pubblica"

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