Piano Sanitario, Mugnai (Fi) chiede attivazione Collegio di garanzia

«Niente esame in Commissione sanità finché l’organismo non si sarà espresso sulla legittimità»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Febbraio 2014 16:56
Piano Sanitario, Mugnai (Fi) chiede attivazione Collegio di garanzia

«Istanza di attivazione del Collegio di garanzia al fine di acquisire specifico parere su quesiti attinenti gli emendamenti dalla PdD 191 (Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015), deliberati dalla giunta regionale in data 7 febbraio 2014»: è andata. Il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Forza Italia) la formalizzerà domattina davanti alla Commissione medesima. Intanto, però, la richiesta è già stata redatta e sottoposta a tutti i gruppi consiliari d’opposizione, e Mugnai chiederà che l’esame del documento in Commissione sia sospeso in attesa di acquisire il parere dell’organismo sulla legittimità del Piano.

E di una cosa è abbastanza convinto: «Immagino che il Collegio ci metterà comunque meno dei due anni impiegati dalla giunta per produrre gli emendamenti». Già all’indomani della giunta-lampo che aveva approvato la bozza-Scaramuccia, rimasta per due anni chiusa nel cassetto, Mugnai si era riservato di percorrere questa strada una volta letti i contenuti della nuova delibera e dei relativi emendamenti. «Emendamenti che – spiega Mugnai – stravolgono completamente la vecchia bozza che già era stata assegnata in Commissione a suo tempo, nel 2011, per il parere referente.

Da allora, e fino a venerdì passato, non se ne è saputo più nulla. E ora su quelle 400 pagine e poco più – prosegue – la giunta oggi interviene con 200 pagine di modifiche spesso sostanziali, riscrivendo di fatto quello che dovrebbe essere il piano principe di una legislatura, dato che va a governare il comparto sanitario che assorbe i tre quarti del bilancio regionale. Insomma, questi non sono certo emendamenti ordinari». Oltretutto, poi, dalla delibera si apprende che la Giunta avrebbe sottoposto gli emendamenti all’iter concertativo per il tramite della Conferenza delle Società della Salute senza informarne il Consiglio, «con conseguente violazione ‘di fatto e di diritto’ – scrive Mugnai nell’istanza di attivazione del Collegio di garanzia – delle previsioni dell’articolo 48 dello Statuto».

Peraltro, proprio nel corso di tale iter, quest’ultima versione del Pssir non ha neppure ricevuto il parere favorevole dell’allora vicesindaco di Firenze Stefania Saccardi, che oggi, oltre ad essere vicepresidente della Giunta, è pure titolare delle deleghe al sociale afferenti proprio a questo piano. Insomma, un autentico pasticcio condotto a suon di forzature procedurali. Tutto legittimo? Lo dirà il Collegio di garanzia, chiamato da Mugnai a pronunciarsi «sulla legittimità dello strumento emendamento per la presentazione delle sostanziali e corpose modifiche ed integrazioni alla proposta di Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015 di cui alla PdD 191 […] nonché, stante la loro sottoposizione a formale fase di concertazione, sulla lesione dei diritti e delle prerogative del Consiglio regionale ed in particolar modo delle minoranze consiliari, stante le disposizioni di cui all’art.

48 dello Statuto e all’art. 155 del Regolamento Interno dell’Assemblea legislativa regionale».

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