Divina Toscana choc, un codice per tutelare l'immagine del paesaggio toscano

E' questa la proposta del presidente Enrico Rossi discussa e condivisa oggi dalla Giunta regionale, che ha affrontato il caso della campagna promozionale. Villa: «Solita approssimazione e superficialità»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2014 16:37
Divina Toscana choc, un codice per tutelare l'immagine del paesaggio toscano

FIRENZE – Un codice di autoregolamentazione, linee guida a cui conformarsi e con cui dare indicazioni ai professionisti della comunicazione, senza comprimere in alcun modo la creatività e la libertà di espressione. E' questa la proposta del presidente Enrico Rossi discussa e condivisa oggi dalla giunta regionale, che ha affrontato il caso della campagna promozionale "Divina Toscana". A stilare il codice sarà una commissione di esperti, che verranno chiamati a titolo gratuito. Ha fatto molto discutere il post di Enrico Rossi "#ToscanaTarocca.." a seguito delle critiche piovute sul manifesto ritoccato con Photoshop per la campagna Divina Toscana dedicato alla Borsa del turismo. Non sono mancate le repliche come quella di Alberto Magnolfi NCD, che questa mattina ha accusato Rossi di "Non difendere mai la Giunta è una pecca del presidente toscano.

Oltre un milione di euro per una pubblicità che ci ha messi in ridicolo agli occhi del mondo". "Anche in questo campo – ha detto tra l'altro il presidente Rossi – la Regione è tenuta a un meccanismo di assoluta trasparenza, la giunta ha solo deciso di dare il via al progetto di promozione, poi è stata fatta una gara e la campagna che se l'è aggiudicata si farà, non c'è bisogno di bloccare o ritirare nulla. Oggi non ci sono signori rinascimentali o papi che decidono gli artisti da chiamare alla loro corte.

Ho però rivendicato la mia opinione, perché ho valutato che la campagna stride con il lavoro che stiamo facendo sul paesaggio toscano, per tutelarlo e arginarne la mercificazione". "E' una materia delicata – prosegue Rossi – su cui ci sono e ci saranno dibattiti e polemiche. Non so se questa campagna sarà efficace sui mercati internazionali. Staremo a vedere. Ma è chiaro che ha interferito con un ambito di grande sensibilità. Penso alla reazione dei cittadini, molti dei quali l'hanno rifiutata, dicendo che la Toscana è più bella della foto ritoccate.

Per questo penso che l'idea di un codice, a cui potrebbero conformarsi liberamente e spontaneamente anche altri, potrà aiutarci". «Un episodio imbarazzante, che evidenzia la superficialità e lo scollamento dell’amministrazione regionale. L’ennesimo segnale di una Giunta allo sbando, disomogenea e divisa che spreca tempo e risorse». Così il consigliere regionale di Forza Italia Tommaso Villa commenta le polemiche sorte a seguito della presentazione della campagna pubblicitaria “Divina Toscana”, e della presa di distanza del Governatore Rossi.

Vicenda sulla quale Villa ha presentato un’interrogazione. «La Regione prima commissiona a degli esperti una campagna promozionale del nostro territorio, spendendo una cifra non indifferente (secondo la stampa di oggi 100 mila euro erogati per organizzare il concorso tra 51 concorrenti, e 1 milione e mezzo di euro stanziati per la campagna stessa), poi il Presidente della stessa Giunta boccia tutto. Se non ci fossero di mezzo l’immagine della Toscana e un bel gruzzolo di soldi pubblici, verrebbe quasi da ridere».

«Innanzitutto, il Presidente Enrico Rossi e l’Assessore al Turismo Cristina Scaletti illustrino esattamente la spesa, divisa per voci, per questa campagna promozionale – chiede il consigliere regionale – ma soprattutto spieghino chi aveva il compito di controllare, visionare e autorizzare i contenuti del progetto volto a promuovere il nostro territorio e ad attrarre turismo. Inoltre, la Giunta dovrà riferire in aula in merito al rischio di pubblicità ingannevole, in base alle normative vigenti in materia, a causa delle immagini artificiose e ritoccate usate in questa campagna promozionale per rappresentare la Regione Toscana», conclude Villa.

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