Rossi a Montopoli: La Regione aiuterà le famiglie degli alluvionati

Il Presidente della Giunta Regionale: "Estendere e prorogare l'emergenza e fare subito le somme urgenze". Fosso San Donnino: al via i cantieri del Consorzio di Bonifica. In programma diverse opere per migliorare la sicurezza idraulica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2014 00:16
Rossi a Montopoli: La Regione aiuterà le famiglie degli alluvionati

Oltre alle alluvioni che hanno colpito la Toscana tra il primo e il 21 gennaio scorsi, la regione ha vissuto altri due giorni terribili, il 31 gennaio e il 1 febbraio. E' per questo che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha scritto al prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, per chiedere l'estensione dello stato d'emergenza nazionale (già chiesto il 29 gennaio) all'intero territorio toscano e per tutto il periodo compreso tra il 1 gennaio e il primo febbraio scorsi.

"Abbiamo fatto una prima ricognizione dei danni subiti dal territorio - dice il presidente Rossi - La mia proposta e' che il governo intervenga subito sulle somme urgenze e dia certezze ai privati sui rimborsi, mentre la vicenda dei ripristini e degli interventi per il miglioramento sicurezza idraulica non può che avere tempi più lunghi". "Faccio nuovamente appello ai sindaci - aggiunge Rossi - perche' procedano con le somme urgenze, che non sono solo auspicabili ma doverose in presenza di rischi per i cittadini.

Frane, strade che cedono, argini sfondati, ponti saltati possono e debbono essere ricostruiti in somma urgenza, avviando i lavori anche senza copertura finanziaria". La lettera, corredata dall'elenco dettagliato dei danni subiti, contiene due richieste: la prima è che i residenti nei comuni alluvionati possano ottenere la sospensione delle rate in scadenza nel periodo di validità dello stato di emergenza dei mutui già contratti, oltre alla possibilità di una rinegoziazione degli stessi; la seconda riguarda gli enti locali, per i quali il presidente chiede una deroga rispetto alla tempistica degli interventi eseguiti in somma urgenza.

A questo proposito il presidente Rossi fornisce una prima cifra complessiva delle spese sostenute in somma urgenza, per il soccorso alle popolazioni e per la gestione degli evacuati. Si tratta di poco più di 24 milioni di euro. La risposta della Protezione civile nazionale è attesa per la fine della settimana prossima, quando il Consiglio dei ministri in programma per venerdì 14, dovrebbe decidere in merito alla richiesta avanzata dalla Regione Toscana. Complessivamente se si sommano gli interventi necessari a far fronte ai danni registrati in occasione di entrambi gli eventi, si arriva per 152 comuni colpiti ad una stima dei danni subiti che raggiunge i 172 milioni di euro.

Ai 24 milioni di somme urgenze vanno infatti aggiunti 660.000 euro di spese di soccorso, 70.000 euro necessari alla gestione degli evacuati, 39,5 milioni di euro di danni subiti da privati ed imprese e 107,8 milioni per gli interventi cosiddetti urgenti e di completamento. La Regione Toscana ha deciso di concedere un contributo di solidarietà di 5.000 euro alle famiglie che hanno avuto danni in seguito alle alluvioni di gennaio ed inizio febbraio. Lo ha ricordato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che accompagnato dal sindaco di Montopoli Valdarno, Alessandra Vivaldi, nel corso della decima tappa del suo "Viaggio in Toscana" , che per l'intera giornata di ieri era dedicata ad iniziative nel Valdarno pisano, ha visitato le zone alluvionate di Castel del Bosco, che hanno subìto danni anche per la mancata chiusura delle cateratte che avrebbero impedito l'afflusso delle acque.

Rossi ha ricordato come gli aiuti andranno a beneficio delle famiglie a più basso reddito, in una regione che ha subito danni in 152 dei suoi 280 Comuni in tutte e dieci le sue province, per un totale di 172 milioni di euro. Ben 24 sono necEssari per le cosiddetto somme urgenze, ovvero gli interventi non rinviabili per situazioni di pericolosità. I privati hanno subito danni per 40 milioni di euro, mentre ammontano a circa 107 i lavori comunque da fare per ripristinare i danni. "Invito i sindaci – ha riconfermato il presidente Rossi – a fare immediatamente i lavori in somma urgenza perchè non possiamo abbandonare il nostro territorio, ma invecedobbiamo portare via i terreni franati, consolidare strade e ponti e anche dare certezze ai cittadini.

La Regione anche nel 2014, così come avvenuto negli scorsi anni, ha destinato 50 milioni di euro alla difesa del suolo. E' uno sforzo importante e ripetuto, ma non possiamo fare abbastanza senza l'intervento del Governo, visto anche che le competenze sono statali. La Toscana necessita di stanziamenti adeguati come hanno avuto la Sardegna e l'Emilia. Anche per Volterra ci aspettiamo adeguati fondi governativi." Rossi ha auspicato infine che il presidente del Consiglio si faccia sentire a livello europeo così da ottenere l'abolizione del vincolo del 3% agli investimenti.

Il presidente della Regione ha poi ascoltato con interesse le spiegazioni fornite dalla locale Protezione civile che lo ha accolto con un'esposizione dei droni (i mini velivoli senza pilota radicomandati) utilizzati per monitorare dall'alto le varie situazioni di pericolo nell'immediatezza degli eventi calamitosi. Sono appena partiti i lavori del Consorzio di Bonifica al canale San Donnino, nell’omonima frazione, al confine fra Signa e Campi Bisenzio. L’intervento riguarda la chiusura di una porzione di “relitto d’alveo” di ciò che rimane del fosso San Donnino davanti all’ex chiavica, già demolita, d’immissione nel fiume Bisenzio, lungo via dei Bassi.

L’opera da realizzare va a completare l’intervento di adeguamento della tomba sifone del sistema acque basse in attraversamento al Canale Macinante, realizzato alcuni anni fa. I lavori, estesi su una superficie di circa 30 mq e con una profondità dal piano stradale di circa 3 metri nella parte centrale, prevedono anche il rifacimento del primo pozzetto della fognatura pubblica che serve la via. L’intervento è stato pianificato a completamento dell’adeguamento del sistema acque basse per la messa in sicurezza da rischio idraulico dell’impianto di selezione e compostaggio di Case Passerini, a Sesto Fiorentino.

Rientra in una convenzione stipulata il 18 marzo 2004, tra la società Quadrifoglio e il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina. In programma anche opere di protezione della scala in pietra, che permette l’accesso all’argine, mediante la posa in opera di guard-rail in legno e acciaio, in modo da evitare urti e nuovi danni da parte dei veicoli. Sarà inoltre demolita la spalletta destra del ponte lungo via dei Bassi in modo da consentire successivamente l’allargamento della sede stradale.

Al fine di migliorare la sicurezza idraulica, il volume posto sotto l’intradosso del ponticello stradale, di accesso al Molino di San Mauro, sarà chiuso e riempito in calcestruzzo. L’area sarà completamente ripulita e pavimentata in conglomerato bituminoso. A richiedere l’opera al Consorzio, è stato il Comune di Signa. Il costo dell’intervento è di 74.690 mila euro, che sono stati a suo tempo finanziati nel quadro generale di spesa per la messa in sicurezza da rischio idraulico dell’impianto di selezione e compostaggio Rsu di Case Passerini nel Comune di Sesto Fiorentino. “Si tratta di un intervento molto importante – spiega l’Assessore all’Ambiente del Comune di Signa, Federico La Placa – che completa i lavori sul fiume Bisenzio per ridurre il rischio idraulico nella frazione di San Mauro, e che permetterà di migliorare la sicurezza di via Dei Bassi, in quel punto molto critico”.

“Lavori di questo tipo – ha detto il Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, Marco Bottino – dimostrano che il ruolo del Consorzio non è importante solo per gestire le ondate di piena dei corsi d’acqua nei momenti di emergenza e di rischio idrogeologico, ma durante tutto l’anno, per eseguire interventi, altrettanto essenziali, di manutenzione e messa in sicurezza del territorio”. La strada vicinale ad uso pubblico di Aiano - che rappresenta anche un tratto della Via Francigena che attraversa il territorio comunale di Colle di Val d’Elsa - è chiusa al transito di tutti i veicoli da ieri, giovedì 6 febbraio a causa dei danni provocati dalle precipitazioni eccezionali dei giorni scorsi, con conseguente esondazione del torrente Riguardi.

Il tratto di strada bianca sul guado che delimita i territori di Colle di Val d’Elsa e San Gimignano rimarrà chiuso, con ordinanza della Polizia municipale, fino al ripristino delle condizioni di viabilità in sicurezza.

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