Sabato via ai Saldi 2014, ma se ne chiede a gran voce la liberalizzazione

Inizia la stagione dei saldi. "Si proceda alla liberalizzazione dei saldi, abolendo, di fatto, dopo la deregulation degli orari introdotta dal Governo Monti, una delle ultime regole che disciplinano il commercio nel nostro paese"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2014 14:57
Sabato via ai Saldi 2014, ma se ne chiede a gran voce la liberalizzazione

Proprio mentre ci si avvicina alla data del 4 Gennaio, si moltiplicano, da più parti, ed anche da alcune associazioni di rappresentanza dei consumatori, gli appelli al Ministro Zanonato affinchè si proceda alla liberalizzazione dei saldi, abolendo, di fatto, dopo la deregulation degli orari introdotta dal Governo Monti, una delle ultime regole che disciplinano il commercio nel nostro paese. “Sarebbe sicuramente un bel regalo per Outlet e GDO!” sostiene Franco Frandi, Presidente provinciale Fismo Confesercenti, “dato che le nostre piccole attività, spesso a conduzione familiare, non potrebbero certo competere con questi colossi sul fronte della promozione delle vendite a basso costo”. “Siamo consapevoli”, continua Frandi “che l’attuale normativa debba essere riformata e rivista anche per tamponare il sempre più evidente fenomeno dei “furbetti dello sconto anticipato”, ma certo non si può negare che i saldi costituiscono, ad oggi, ancora una straordinaria promozione (a costo zero!) per i nostri negozi di vicinato”. “Ci appelliamo pertanto alla politica e a chi esercita la funzione di governo del territorio: il “fai da te” dei saldi non ci interessa, ci si concentri invece sui veri provvedimenti di semplificazione per le imprese!” Confcommercio Firenze calcola che ogni famiglia spenderà, di media, 340 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature e accessori.

148 euro invece la spesa calcolata per ogni fiorentino. “C’è grande attesa – dicono dall’associazione, - perché i saldi rappresentano un quinto del fatturato di tutta la stagione. Insomma, dopo un periodo fiacco potrebbe finalmente aprirsi uno spiraglio”. Del resto, i saldi rappresentano l’unica ancora di salvezza per sempre più persone che, a causa della crisi, non possono comprare capi d’abbigliamento ‘importanti’ a prezzo pieno. Basti pensare che il reddito disponibile reale è tornato ai livelli di 27 anni fa e che il 66% degli italiani si dichiarano sfiduciati.

“Prima o poi si dovrà assistere ad un’inversione di tendenza. Ecco, speriamo che ciò avvenga in concomitanza con l’avvio degli sconti”, auspicano dall’associazione. Come è successo per il regalo di Natale, infatti, anche al ‘rito’ dei saldi in pochi rinunceranno. Di media verranno applicati sconti del 40%, fa sapere sempre Confcommercio Firenze, che invita tutti i commercianti al rispetto delle regole. “E’ giusto che i furbetti vengano sanzionati”. La crisi economica e le manovre governative hanno falcidiato i portafogli delle famiglie.

Per chi può permettersi ancora di spendere qualcosa si avvicinano i saldi. Per questo motivo Confconsumatori segnala alcuni suggerimenti che possono evitare qualche delusione: 1) comprate possibilmente in negozi abituali, sarà più facile accertarsi della convenienza, peraltro nelle città in cui i saldi non sono ancora avviati è opportuno fare un giro nel negozio prima dell’avvio della stagione onde verificare il prezzo del bene che interessa. 2) Conservare lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se vi sono cartelli con dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare. 3) E’ obbligatorio esporre nel talloncino il prezzo pieno, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato. 4) Confrontate, anche durante i saldi, i prezzi dei vari esercizi. 5) Verificate che l’etichetta del capo d’abbigliamento contenga la composizione e le istruzioni per la pulizia. 6) La merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno. 7) I negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche con i saldi; in caso di rifiuto non acquistate il bene e segnalate il caso per scritto alla società servizi interbancari e ad un’associazione di consumatori. 8) Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima. 9) Attenzione ai saldi superiori al 50% potrebbero nascondere fregature, come ad esempio merce dell’anno passato, il che potrebbe essere ugualmente un buon affare purchè il negozianti informi il cliente. 10) Attenzione poi, non farsi ingannare da false informazioni, la garanzia per vizi e difetti è di due anni secondo il decreto legislativo 24/2002. Si prega di segnalare le anomalie al comando dei Vigili Urbani e ad un’associazione di consumatori. Visto il particolare momento storico ed economico confidiamo che i saldi contribuiscano all’incremento dei ridotti consumi. Per eventuali problematiche gli interessati possono rivolgersi agli sportelli della Confconsumatori in Toscana, i cui indirizzi possono essere reperiti sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it. Consigli di ADUC Certamente nelle numerose offerte che hanno caratterizzato questi mesi, gli sconti non sono un novita'.

Per fortuna e meno male. Perche' vuol dire che i consumatori, con il comportamento del non-acquisto, hanno cominciato a far valer il loro potere, convincendo i commercianti che, se vogliono vendere, devono prima di tutto avere prezzi concorrenziali. I saldi comunque rappresentano un appuntamento, in modo particolare per l'abbigliamento. Il decalogo che segue elenca una serie di accorgimenti -prima, durante e dopo l 'acquisto- che possono aiutare, vista la frenesia che spesso attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la tradizionale fregatura: PRIMA DI SCEGLIERE L'ACQUISTO 1) Non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi.

Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato; DURANTE L'ACQUISTO - PREZZI 2) Non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato); 3) non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale.

Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie; 4) ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00". DURANTE L'ACQUISTO - PAGAMENTI 5) Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat.

Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante. DURANTE L'ACQUISTO - QUALITA' 6) Guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale; 7) I capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia; 8) Essere pignoli.

Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie; 9) diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato; DURANTE E DOPO L 'ACQUISTO 10) Diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa.

Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del consumatore.

Saldi 2014 I numeri: 280 Euro il “budget” familiare 20-25% il “valore” dei saldi su fatturato annuo 30% lo sconto medio praticato prima settimana (40-50% a seguire) Previsioni: In base all’andamento degli ultimi anni e in conseguenza anche di quanto avvenuto con le vendite di Natale ed inizio stagione, si può prevedere una buona performance delle vendite per capi di abbigliamento pesante, calzature, maglieria, (in prevalenza uomo, under 30, “griffes”) Ci sarà, presumibilmente, un piccolo ma significativo “boom” delle vendite nel primo week-end (4-6 Gennaio), soprattutto nei centri storici e nelle città d’arte che potranno usufruire dei flussi turistici del periodo, poi si assisterà ad un calo fisiologico destinato a stabilizzarsi nelle settimane successive.
Da sabato 4 gennaio inizia la stagione dei saldi per i 134 punti vendita del centro commerciale I GIGLI che metteranno in vendita i loro prodotti ai migliori prezzi possibili. La stagione dei saldi terminerà il prossimo 4 marzo. Lunedì 6 gennaio arriva la Befana che, dalle 15 alle 20, sarà nella galleria per regalare dolci e “carbone” a tutti i bambini, a quelli buoni e anche a quelli un po’ discoli. L’arrivo della Befana ai Gigli sarà anticipato sabato 4 con la creazione delle calze che si terrà allo spazio bambini Baboo (Corte Magnani) che, domenica 5, ospiterà “Cantiamo tutti insieme le filastrocche della Befana”.

Lunedì 6 gennaio una Befana sarà proprio da Baboo per fare merenda con i bambini ospiti dello spazio gioco.

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