Agricoltori toscani al Brennero per bloccare i tir della 'vergogna'

Gli agricoltori toscani alla “Battaglia di Natale” per salvare il lavoro e difendere le imprese dai troppi inganni che finiscono sulle nostre tavole. La Toscana è la regione più “taroccata” del pianeta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2013 16:36
Agricoltori toscani al Brennero per bloccare i tir della 'vergogna'

Gli agricoltori toscani alla “Battaglia di Natale” per salvare il lavoro e difendere le imprese dai troppi inganni che finiscono sulle nostre tavole. Allevatori ed agricoltori sono pronti a presidiare il valico del Brennero per smascherare il "finto Made in Italy" diretto sulle tavole in vista del Natale, per aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli per se stessi e per sostenere il lavoro e leimprese italiane, ma anche per sollecitare le Istituzioni verso l'obbligo di prevedere l'etichetta con l'origine degli alimenti.

Ad annunciare l’azione di contrasto al dilagante e vergognoso fenomeno della “contraffazione agroalimentare” è Coldiretti preoccupata per l’emorragia costante di posti di lavoro e l’elevato tasso di disoccupazione giovanile (info su www.toscana.coldiretti.it). “Se non difendiamo i nostri prodotti e la nostra identità non ci sarà futuro per i nostri giovani” annuncia l’azione Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana che guiderà il presidio che si svolgerà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera e a cui parteciperanno diecimila allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Regioni, migliaia dalla sola Toscana. “La Battaglia di Natale” prenderà ufficialmente il via mercoledì 4 dicembre alle ore 9.00 al Brennero.

Il campo base è all'area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell'autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). Attraverso il valico Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti per l’occasione, stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro insieme a ripercussioni su tutta la filiera. Regina del Made in Italy con 463 specialità alimentari e 24 prodotti riconosciuti tra Dop e Igp, la Toscana è la regione più “taroccata” del pianeta.

Secondo una recente stima il falso Made in Tuscany costa un ammanco di 6miliardi di euro l’anno e circa 30mila posti di lavoro. In collegamento diretto con il Brennero nel centro della Food Valley italiana a Reggio Emilia, con corteo dalle ore 10.30 e conclusione in Piazza S. Prospero, migliaia di allevatori manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano assunto a simbolo della difesa del Made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.

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