Raffaele Sollecito in aula a Firenze, illustrata perizia su coltello

Raffaele Sollecito rilascia dichiarazioni spontanee durante il processo d'appello per l'omicidio di Meredith

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2013 15:51
Raffaele Sollecito in aula a Firenze, illustrata perizia su coltello

Sollecito interviene al processo per l'omicidio di Meredith Kercher. "Mi hanno descritto come un assassino spietato, non sono niente di tutto questo" così Raffaele Sollecito nella sua dichiarazione spontanea in corte d'assise d'appello a Firenze. "Correggere gli errori" questa la richiesta del giovane, che sente la pressione dell'ennesimo rito giudiziario. "Ho conosciuto Amanda e fu il mio primo vero amore. C'era tutto nella nostra mente fuorché una visione di disprezzo dell'essere umano. Non mi è mai piaciuto l'alcool e non andavo alle feste, anche se mi sono fatto qualche spinello, questo non ha cambiato la mia personalità". "E' provato ma sereno" ha detto uno dei suoi difensori, l'avvocato Giulia Bongiorno. Durante l'udienza sarà illustrata dai Ris la perizia svolta su una traccia, che sarebbe stata attribuita ad Amanda Knox, trovata sull'impugnatura del coltello che l'accusa ritiene essere quello usato per il delitto.

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