Antimafia: nasce la “white list”

Iscrizioni per le imprese non soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2013 10:26
Antimafia: nasce la “white list”

Dal 14 agosto 2013 non è più necessaria la certificazione antimafia per imprese, fornitori, prestatori di servizi ed esecutori delle attività ritenute più a rischio, iscritti nell'elenco denominato “white list”, istituito presso la Prefettura. L'iscrizione nell’elenco è volontaria e conserva efficacia per 12 mesi. L’iscrizione, oltre a conferire alle imprese una qualificazione “etica”, comporta ulteriori vantaggi, quali la semplificazione delle procedure di rilascio delle informazioni antimafia: infatti, le stazioni appaltanti non dovranno più richiedere la certificazione antimafia per le imprese iscritte nella “white list”.

Possono iscriversi nell’elenco le imprese individuali e le società che hanno una sede in Italia (sia essa legale o secondaria con rappresentanza stabile) e anche imprese "straniere", cioè prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile in Italia. La domanda deve essere presentata alla Prefettura nella cui provincia ha sede legale l'impresa, o, se si tratta di società costituite all'estero, alla Prefettura nella cui provincia si trova una delle sedi secondarie con rappresentanza stabile; le società costituite all'estero prive di sedi secondarie nel territorio dello Stato possono presentare l'istanza presso qualunque Prefettura.

Possono iscriversi soltanto le imprese operanti nei seguenti settori di attività:

•trasporto di materiali a discarica per conto terzi; •trasporto e smaltimento di rifiuti sempre per conto terzi; •estrazione; •fornitura e trasporto di terra, materiali inerti, calcestruzzo, bitume; •noli a freddo di macchinari; •noli a caldo; •fornitura di ferro lavorato; •autotrasporti per conto terzi; •guardiania dei cantieri.
La domanda di iscrizione, indirizzata alla Prefettura, dovrà essere sottoscritta dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa e dovrà riportare i settori di attività.

La Prefettura rilascerà il provvedimento di iscrizione dopo aver effettuato le necessarie verifiche e pubblicherà sul proprio sito istituzionale l'avvenuta iscrizione nella “white list”.

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