Un toscano su due ricorre allo psicologo. Quali saranno i motivi?

I risultati di un’indagine realizzata dall’Ordine regionale degli psicologi della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2013 18:58
Un toscano su due ricorre allo psicologo. Quali saranno i motivi?

Un toscano su due ha consultato, almeno una volta nella vita, uno psicologo. È questo il dato più evidente, che emerge da una ricerca realizzata dall’Ordine degli Psicologi della Toscana. I risultati di tale indagine sono stati presentati nel corso della VI edizione del Festival della Salute. L’analisi è stata condotta su un campione di quasi mille persone, sottoponendo i partecipanti ad un questionario generale, per valutare come veniva percepito lo psicologo, all’interno della società.

Ne è emerso che oltre il 52% di chi ha risposto ha affermato di essersi rivolto, almeno una volta, ad uno psicologo. Inoltre, la quasi totalità degli intervistati (il 90%) ha dichiarato che lo psicologo non è il professionista che cura i “matti”, ma si occupa più in generale del benessere delle persone, anche se una buona percentuale (oltre il 30%) ritiene che ci si debba rivolgere ad un professionista solo quando si sta davvero male e non prima di essere in difficoltà. Il 78,3% degli intervistati ritiene poi che lo psicologo costruisce il proprio metodo su basi scientifiche e quasi l’83% ha dichiarato che le prestazioni psicologiche non sono più costose rispetto a quelle fornite da altri professionisti. Nel corso degli anni precedenti, l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha avviato una campagna, su tutto il territorio regionale, per promuovere l’immagine delle professioni psicologiche nel territorio, cercando di evidenziarne il valore nei confronti dell’opinione pubblica.

Da questa indagine qualitativa è emerso come l’immagine dello psicologo sia caratterizzata da tratti ambivalenti. A fronte di una valutazione globalmente positiva, emergono alcuni tratti critici, riconducibili per lo più agli ancoraggi di estraneità, lontananza e freddezza, che sono emotivamente più influenti quando si fa riferimento al proprio percorso di decisione/scelta. I risultati contenuti nell’indagine che l’Ordine presenta al Festival della Salute, serviranno a fornire una guida per gestire la mancanza di informazioni precise, sia a livello individuale che di gruppo, sul tema della professione dello psicologo.

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