Raccolta differenziata, la Toscana ha fallito?

Gruppo PdL presenta la propria proposta di legge per semplificare e dare efficienza al sistema toscano di gestione e smaltimento dei rifiuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2013 15:27
Raccolta differenziata, la Toscana ha fallito?

PdL: “Sui rifiuti la Giunta regionale ha fallito! Serve un cambio di passo: semplificazione della programmazione (via i piani interprovinciali), gestione unica di ambito (con forti risparmi sulla bolletta) e discariche «zero»” Semplificazione della programmazione (con l’abolizione dei piani interprovinciali), superamento del deficit impiantistico, autosufficienza e gestione unica d’ambito. Questi i capisaldi della proposta di legge n. 270 presentata dal Gruppo regionale del Popolo della Libertà ed illustrata, quest’oggi, alla stampa. «L’attuale sistema di programmazione regionale in materia di rifiuti ha dimostrato abbondantemente le sue inefficienze.

Non solo la Giunta regionale non ha raggiunto l’utopico traguardo dei “rifiuti zero”, ideologicamente sbandierato in campagna elettorale, ma non è neppure riuscita ad assicurare l’autosufficienza d’ambito ed ancora oggi i rifiuti prodotti nella Toscana Centrale sono smaltiti sulla costa con costi esorbitanti per i fiorentini, i pratesi e i pistoiesi. Tutto ciò – ha spiegato il Presidente del Gruppo regionale PdL Alberto Magnolfi in una conferenza stampa assieme ai colleghi Roberto Benedetti (Vicepresidente del Consiglio regionale), Stefania Fuscagni (Portavoce dell’Opposizione), Nicola Nascosti (Vicepresidente della Commissione “Attività produttive”) e Stefano Mugnai (Vicepresidente della Commissione “Sanità”) – grazie alla frammentazione delle competenze ed ai veti incrociati tra Regione, Province, Comuni ed Ato (Ambiti territoriali ottimali).

Non è possibile perdere altro tempo! Occorre cambiare rotta e passo per scongiurare in Toscana una emergenza rifiuti sempre più alle porte.» «La nostra proposta di legge è chiara come le nostre idee – attacca Nicola Nascosti, primo firmatario della proposta di legge: 1) Semplificare la programmazione con l’abolizione immediata dei piani interprovinciali (troppo spesso ostacolo politico-amministrativo alla realizzazione degli indirizzi regionali). 2) Riformare la programmazione lasciando solo due livelli di competenze e funzioni: · il livello regionale con la funzione, fra l’altro, di individuare, per ogni singolo ambito territoriale, gli impianti strategici finalizzati all’autosufficienza; · il livello d’ambito per la stesura del piano industriale, l’affidamento del servizio e la realizzazione degli impianti strategici. 3) Redigere il nuovo piano regionale entro il 31-12-2013 e raggiungere la gestioni unica di ogni ambito entro il 2014. 4) Discariche “zero”» «Obiettivi – ha ribadito Magnolfi - concreti e seri che, grazie anche al nostro progetto di legge, potranno dare una sferzata di efficienza ad un settore nel quale interessi contrapposti, campanilismi e grumi “strutturali”di potere impongono, da decenni, un immobilismo che ormai la Toscana non può più permettersi pena il collasso dell’intero sistema.» «La nostra proposta ha anche l’obiettivo di rendere più trasparente, oltre che efficace, un settore come quello dello smaltimento e gestione dei rifiuti, storicamente, esposto ed infiltrazioni della criminalità organizzata» ha concluso Stefania Fuscagni.

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