Suvignano, la Toscana scende in piazza contro la vendita della tenuta

"Domenica 8 settembre a Monteroni d’Arbia per partecipare alla manifestazione intitolata “Riprendiamoci Suvignano. No alla vendita. Si alla legalità. Si al progetto di sviluppo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2013 14:22
Suvignano, la Toscana scende in piazza contro la vendita della tenuta

Anche il gruppo Pd in consiglio regionale aderirà alla manifestazione “Riprendiamoci Suvignano”, indetta per mercoledì 8 settembre dall’amministrazione comunale di Monteroni d’Arbia, insieme a Regione Toscana, Provincia di Siena, Arci e Libera Siena e lo farà con la presenza del consigliere regionale Marco Spinelli. La manifestazione pubblica è stata indetta per bloccare il percorso di vendita all'asta della tenuta agricola di Suvignano, ubicata nel territorio di Monteroni e confiscata alla mafia 19 anni fa. “È una vera e propria battaglia di legalità alla quale siamo convinti sia doveroso aderire.

– commenta Spinelli - La Toscana si è dimostrata fin dall’inizio contraria all’ipotesi avanzata dall’agenzia: la vendita all’asta, infatti, non garantisce la sottrazione della tenuta alla criminalità organizzata, lo permette invece il riuso sociale del bene, che nello stesso tempo determina il coinvolgimento di realtà locali e la creazione di posti di lavoro”. Domenica 8 settembre anche il Comune di Chiusi sarà a Monteroni d’Arbia per partecipare alla manifestazione intitolata “Riprendiamoci Suvignano.

No alla vendita. Si alla legalità. Si al progetto di sviluppo”. A rappresentare il Comune etrusco in questa manifestazione organizzata per bloccare il percorso di vendita all'asta della tenuta agricola di Suvignano, nel comune di Monteroni d'Arbia confiscata alla mafia 19 anni fa, ci sarà l’assessore al bilancio e alle finanze Juri Bettollini ed alcuni consiglieri comunali. “Questo evento – dichiarano il sindaco Stefano Scaramelli e l’assessore Bettollini – ha una importanza cruciale per le politiche di amministrazione dei beni confiscati alla mafia.

Il concetto del miglior offerente non può infatti essere l’unico parametro al quale fare riferimento altrimenti il rischio è quello di infiltrazioni criminali. Per questo sosteniamo con forza e parteciperemo attivamente a questa manifestazione ed auspichiamo una grande adesione collettiva così da suscitare una grande attenzione su questo tema e magari smuovere anche le poltrone di Governo e Parlamento che invece di prendere decisioni sconsiderate come ultimamente fatto potrebbero per una volta fare qualche cosa di buono per il Paese.”

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